La Russia non avrebbe ancora utilizzato tutta la sua forza militare. Lo scrive in un tweet l’ex presidente Dmitry Medvedev, che promette operazioni di riconquista.
“Mosca è pronta a riprendersi i suoi territori”. Sono le parole di Medvedev, il quale in un post sui suoi canali social ha affermato che la Russia non ha ancora potuto accedere a tutto il suo arsenale “per ovvie ragioni“.
Mosca prova a rispondere alla sconfitta subita a Kherson. Lo fa via social, con altre minacce riguardanti la forza delle sue armi, e ricordando che “Tutto ha il suo tempo“. E’ quanto comunicato su Twitter e Telegram da Medvedev, che ci tiene a ricordare addirittura della “gentilezza umana” della Russia; motivazione per la quale Putin non avrebbe ancora potuto esprimere tutta la sua forza militare.
L’ex presidente intanto promette che tutti i territori verranno riconquistati, e punta il dito contro l’Ucraina, accusata di non avere alcuna umanità. La motivazione della ritirata dell’esercito russo infatti sarebbe stata ricondotta alla salvaguardia delle vite dei civili e dei militari “Vera differenza morale tra noi e Kiev“.
Infine conclude con altre lodi alla potenza delle armi di distruzione russe. Lodi che non sono arrivate invece da parte del filosofo di estrema destra Alexander Dugin che ha attaccato direttamente Putin tramite social dopo la sconfitta a Kherson.
Il post Telegram, che chiamava a una presa di responsabilità da parte del leader adesso, è stato cancellato. Uno dei rari segni di malcontento da parte alle politiche putiniane, che arriva in un momento molto delicato del conflitto.
Non solo i malumori interni da parte dei nazionalisti per Putin. Il presidente russo, che ha annunciato la sua assenza al G20 di Bali per “impegni interni”, ha dovuto subire la più importante sconfitta dopo quasi 9 mesi di guerra.
I filorussi intanto, nella regione meridionale ormai abbandonata dalla truppe di Mosca, continuano a rivendicare il controllo del territorio e hanno spostato la capitale dopo la sconfitta di Kherson a Genichesk, sul Mare d’Azov, una cittadina di quasi 20 mila abitanti.
Secondo Kiev intanto i russi, dopo aver lasciato Kherson, avrebbero distrutto il sistema interno elettrico della città. Lo riferisce Dtek Dmytro Saharuk in una recente intervista rilasciata a Suspilne. Saharuk ha poi affermato che la società elettrica nazionale si metterà immediatamente al lavoro per ripristinare le infrastrutture al più presto e riportare la situazione alla normalità.
Il volto di una madre che ha perso una figlia racconta spesso più di mille…
Un silenzio solenne avvolgeva le strade, rotto solo dal suono cadenzato dei passi e dal…
Ci sono momenti in cui sembra impossibile mantenere la concentrazione. La mente vaga, le distrazioni…
La stagione fredda porta con sé molte domande sulla routine quotidiana, ma c’è un gesto…
Se c'è un momento in cui tutto sembra sospeso, è quando un atleta raggiunge un…
Il riscaldamento a pavimento è una delle soluzioni più moderne e apprezzate per il comfort…