Continua a mietere vittime il conflitto tra Russia e Ucraina. La zone che questa volta è stata colpita è la zona residenziale di Zaporizhzhia, provocando un morto e sette feriti.
È questo l’ennesimo bilancio di morte che ha provocato il conflitto che vede impegnate le due nazioni.
Ancora sangue tra i civili
A pagare le pene in questo conflitto ancora una volta sono dei civili innocenti che hanno perso tutto ciò che avevano costruito durante l’attacco Russo avvenuto nella scorsa notte nella città di Zaporizhzhia.
È proprio quello il luogo in cui a poca distanza sorge una delle centrali nucleari più grandi d’Europa. L’ennesimo attacco che ha provocato la morte di una persona e il ferimento di altri 7.
E’ questo ciò che ha condiviso il governatore dell’Oblast Oleksandr Starukh. Egli afferma che il tutto è avvenuto per mano di russi i quali hanno lanciato un razzo colpendo così una zona residenziale.
A causa del violento impatto un palazzo ha preso fuoco.
L’appello di Zelensky
Il presidente Zelensky ha rivolto un appello a tutti i connazionali che si trovano a vivere in quelle aree passate ormai sotto il controllo della Russia.
Egli ha cercato in ogni modo di sabotare l’intenzione di Vladimir Putin il quale ha deciso di arruolare quanti più uomini possibili così da avere un esercito più numeroso.
Zelensky ha ribadito ancora una volta che il referendum che attualmente è in corso sia nel Donbass, che a Kherson e a Zaporizhzhia non sono effettivamente reali.
Durante il suo discorso notturno il presidente ucraino ha rivolto una richiesta a tutti gli ucraini che attualmente si trovano in quel territorio occupato dalla Russia “mettete in salvo le vostre vite e aiutateci a indebolire e distruggere gli occupanti”.
Zelensky continua invitando i suoi connazionali a nascondersi dalla mobilitazione russa in ogni modo possibile. Egli ha chiesto di cercare di evitare la leva e di raggiungere, con ogni mezzo, il territorio libero dell’Ucraina.
Chi purtroppo però non riesce in questo intendo e quindi prenderà parte all’esercito Russo, secondo Zelensky dovrà cercare di sabotare il nemico in ogni modo questa violando ogni operazione russa.
Il presidente ucraino chiede inoltre di essere informato su qualsiasi tipo di informazione sugli occupanti così da avere dalla sua parte quante più informazioni possibili.
La Turchia ha deciso di non riconoscere i risultati ottenuti nel referendum
La regione turca ha preso una decisione: non ha intenzione di nessun modo di riconoscere i risultati del referendum che attualmente la Russia ha deciso di portare avanti nelle zone l’Ucraina sotto il suo controllo.
E questo ciò che ha sottolineato Ibrahim Kalin, il portavoce della presidenza turca. Egli ha fatto un salto nel passato eh ha ricordato che lo stesso era stato fatto nel 2014, anno in cui Ankara si era rifiutata di accettare il referendum riguardo alla gestione della Crimea alla Russia.
Kalin inoltre ho spiegato che la sua posizione è abbastanza chiara e che quindi la Turchia non crede che i tentativi unilaterali di referendum siano giusti. In base a quando afferma Kalin, sembra che il governo turco “riconosce l’integrità territoriale del popolo e dello Stato ucraini ed esprime il suo appoggio all’Ucraina”
La reazione di Biden al referendum Russo
Anche gli Stati Uniti non si dicono d’accordo con il referendum che attualmente la Russia sta portando avanti.
Biden infatti afferma che la sua nazione non riconoscerà mai e poi mai i territori dell’Ucraina che la Russia ha intenzione di annettere al suo stato in quanto questo referendum non è, secondo loro, altro che una farsa.
All’interno di un comunicato divulgato dalla Casa Bianca, Biden ha dichiarato: “I referendum della Russia sono una farsa, un pretesto falso per tentare di annettere parti dell’Ucraina con la forza, in flagrante violazione del diritto internazionale, inclusa la Carta delle Nazioni Unite”
Il presidente degli Stati Uniti ha inoltre voluto precisare che cercherà in ogni modo di lavorare a fianco degli alleati così che possa imporre dei costi economici aggiuntivi ancora più severi.
Biden ha confermato anche che continuerà a fornire assistenza militare all’Ucraina così che possa avere tutte le armi necessarie per difendersi contro l’esercito Russo.
I tentativi della Russia per rallentare l’esercito ucraino
È abbastanza probabile che il fatto che le forze russe stiano cercando in ogni modo di colpire le chiuse delle dighe così che riescano ad inondare le posizioni dell’esercito ucraino.
Lo scopo è quello di rallentare la fazione opposta ed avere maggiore probabilità di successo nell’avanzamento.
E questo ciò che afferma l’Intelligence britannica a seguito dell’attacco russo fatto con i missili balistici a corto raggio uguali hanno colpito la diga Pechenihy situata sul fiume Siverskyy Donets insieme ad un altro raid svoltosi il 15 settembre in cui a essere distrutta è stata la diga Karachunivske nei pressi dell’Ucraina centrale.
L’intelligence britannica inoltre afferma: “è improbabile che gli attacchi abbiano causato interruzioni significative alle operazioni ucraine a causa della distanza che c’è tra le dighe danneggiate e le zone di combattimento”