Continuano i bombardamenti russi nella regione del Donetsk. A Chasiv Yar due missili hanno colpito nelle scorse ore un edificio residenziale, uccidendo 15 civili.
Un edificio residenziale raso al suolo dai missili russi a Chavis Yar nel Donetsk. L’esplosione del palazzo ha causato, nella serata di ieri, la morte di 15 civili. Si cercano tra le macerie ancora 24 disperi tra cui un bambino di 9 anni insieme alla madre.
A Chasiv Yar il fronte si fa sempre più vicino. Le forze russe stanno continuando a spingere nella parte orientale dell’Ucraina, e in queste ore gli attacchi si stanno intensificando anche nei centri abitati.
Si scava ancora sotto le macerie di quell’edificio residenziale raso al suolo ormai da due o tre missili russi. Il bilancio provvisorio parla di 15 morti civili e almeno 24 dispersi, tra cui anche un bambino di 9 anni e la madre.
Tra i resti del palazzo scene di disperazione tra i parenti delle vittime che stanno ancora cercando i loro cari in mezzo ai detriti. I missili hanno colpito la zona residenziale della città. I missili Uragan hanno colpito il palazzo nella serata di ieri, verso ora di cena.
I soccorritori sono ancora al lavoro nel tentativo di riuscire a estrarre qualche superstite. Non è chiaro se tra i dispersi sotto i resti dell’edificio ci siano dei sopravvissuti.
A causa della guerra sono ormai 600mila i cittadini rimasti senza energia elettrica nei centri abitati, mentre il capo dell’amministrazione militare regionale del Luhansk Serhii Haidai ha parlato di catastrofe umanitaria.
Nel consueto bollettino dell’intelligence britannica si apprende che al momento tra gli obiettivi di maggior importanza per la Russia ci sia il controllo della strada che collega Donetsk a Kharkiv.
Gli attacchi da parte degli “invasori” continuano nel Donbass, e nella zona vicino a Izium e Lysychansk.
Un importante obiettivo quello della strada E40, mentre i russi continuano a spingere verso l’oblast di Donetsk. Secondo il Servizio di frontiera di Stato ucraino, i bombardamenti continueranno a interessare Myropol, Khotyn, Bilopol, Esman e Shalygin.
Secondo quanto riportato dal Kiev Independent sono quasi 600mila i cittadini ucraini rimasti senza energia elettrica. Rispettivamente nelle regioni Donetsk, Luhansk, Mykolaiv, Kharkiv.
Il capo dell’amministrazione militare regionale del Luhansk Serhii Haidai ha parlato di catastrofe umanitaria per i cittadini ucraini, tra cadaveri per strada, rischi di infezioni e città distrutte. “I tentativi di restituire la luce finiranno in incendi – afferma su Telegram – ed esplosioni di gas. Una catastrofe umanitaria aspetta le nostre città”.
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