Ucraina: dopo la conferenza di Parigi, sarà donato più di un miliardo di euro in donazioni al paese in guerra.
Dopo la conferenza di Parigi sarà donato all’Ucraina più di 1 miliardo di euro in donazioni. Queste avranno lo scopo di aiutare la popolazione a superare l’inverno, visto che le infrastrutture del paese sono state completamente distrutte.
Ucraina: più di 1 miliardo di euro in donazioni dopo la conferenza di Parigi
La conferenza internazionale a sostegno dell’Ucraina – organizzata a Parigi – è stata una buona occasione per raccogliere le donazioni che serviranno alla popolazione ucraina a trascorrere la stagione fredda nel proprio paese, le cui infrastrutture energetiche sono state distrutte dagli attacchi russi, secondo quanto annunciato dal capo della diplomazia francese, Catherine Colonna.
Si tratta di più degli 800 milioni rivendicati dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky all’apertura di questo incontro, intitolato “Solidarietà del popolo ucraino“. La Colonna ha riferito, con molta felicità, che la cifra è stata superata: un annuncio che è stato effettuato insieme al premier ucraino, Denys Chmygal.
Catherine Colonna ha insistito sul fatto che i paesi non potevano “lasciare in pace gli ucraini“, e ha insistito sul fatto che queste donazioni fossero dedicate ad aiuti “concreti” come la consegna di generatori elettrici visto che, da diverse settimane, l’esercito russo prende di mira specificamente le infrastrutture energetiche, privando le popolazioni di luce e riscaldamento.
Denys Chmygal ha riferito che quasi il 50% della rete energetica ucraina è stata distrutta dai bombardamenti russi. Grazie a questi aiuti, però, “il nostro Paese non sprofonderà nel buio“, ha detto il premier, che ha accolto, con favore, il “segnale potente” di sostegno all’Ucraina dal “mondo civilizzato“.
La strategia “cinica” di Mosca
Il Cremlino ha bocciato il piano di pace ucraino, affermando che Kiev deve cedere i territori che la Russia pretende di annettere, prima di ogni trattativa diplomatica, mentre continuano combattimenti e bombardamenti, come ad esempio a Kramatorsk, il cui centro-città e zona industriale sono stati colpito martedì, secondo le autorità ucraine.
Dei miliardi di euro annunciati martedì, 415 milioni saranno destinati al settore energetico, 25 milioni all’acqua, 38 milioni per l’alimentazione, 17 milioni per la salute, 22 per i trasporti, il resto, quasi 493 milioni di euro, non sono stati ancora ripartiti, ha detto il ministro francese.
Dopo le conferenze di Lugano, Varsavia e Berlino dei mesi scorsi, questo incontro, che ha riunito 70 delegazioni di paesi e organizzazioni internazionali, tra cui diversi capi di governo, voleva essere “pratico-pratico“, ha spiegato in apertura Emmanuel Macron, alla presenza della moglie di Zelensky.
Questi sforzi si aggiungono al supporto cruciale in attrezzature militari fornito dall’Occidente, guidato dagli Stati Uniti. L’Ucraina continua a chiedere a gran voce più armi, avendo finora respinto l’esercito russo.
Per la parte francese, Emmanuel Macron ha annunciato – per l’inizio del 2023 – un ulteriore aiuto di 76,5 milioni di euro per l’inverno. Il ministro degli Esteri tedesco, Annalena Baerbock, ha riferito che Berlino sborserà 50 milioni di euro.
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ricordando che l’UE si era impegnata a fornire a Kiev un’assistenza macrofinanziaria di 18 miliardi di euro nel 2023, ha annunciato l’acquisto di 30 milioni di lampadine a LED a beneficio dell’Ucraina.