Il presidente della Russia, Vladimir, Putin ha firmato un decreto con il quale introduce la legge marziale nelle quattro regioni annesse tramite i referendum definiti farsa. Una decisione ufficiale che è già diventata realtà ma non senza pesanti contestazioni.
Il capo di stato russo ha introdotto la legge marziale e anche un manovra che limita i movimenti in otto regioni russe di confine. Le misure in vigore in via straordinaria sul fronte di guerra sono estese a tutta la nazione. Putin sta puntando ad un conflitto a lungo termine o almeno così sembrerebbe data l’organizzazione di truppe, territori e normative che sta mettendo in atto.
Vladimir Putin ha introdotto la legge marziale oggi, firmando il documento per l’entrata in vigore, ed estendendo quindi la norma anche alle regioni ucraine annesse e considerate ora territorio russo. Il premier, durante il Consiglio di Sicurezza, ha parlato anche di ulteriori manovre che ha intenzione di attuare invece a breve
Il capo di stato ha preso la parola al consiglio e ha spiegato che “le leggi costituzionali sull’ammissione delle quattro nuove regioni alla Federazione Russa sono entrate in vigore. Come è noto, il regime di Kiev si è rifiutato di riconoscere la volontà e la scelta del popolo e rifiuta qualsiasi proposta di dialogo”. Putin spinge molto sul fatto che il governo ucraino non prenda sul serio qualcosa che è stato deciso democraticamente e su questo punto sembra che non si riesca a ragionare da entrambi i lati.
Volodymyr Zelesnky non ha intenzione di scendere a patti con chi ha sottratto al territorio ucraino territori e cittadini distruggendo tutto ciò che ha trovato sul suo cammino.
Nonostante l’opposizione dell’Ucraina, nelle regioni di Zaporizhzhia, Donetsk, Lugansk e Kherson è da oggi in vigore le legge marziale che verrà applicata e fatta rispettare con rigore da Mosca.
Negli ultimi giorni la Russia ha compiuto molti attacchi sia con missili che utilizzando i famosi droni iraniani e sono molte morte persone innocenti. I bombardamenti hanno distrutto le maggiori infrastrutture di Kiev e un terzo del territorio ucraino è senza elettricità. Al fronte si continua a combattere incessantemente e Putin ha introdotto un’ulteriore normativa per le otto regioni confinanti con l’Ucraina.
Putin ha emanato una norma che limita il movimento in otto regioni confinanti con il territorio ucraino che sono Krasnodar, Belgorod, Bryansk, Voronezh, Kursk e Rostov e ai territori di Crimea e Sebastopoli.
Si effettueranno controlli sia sugli ingressi nel paese ma anche sulle partenze dalla Russia. La guerra tra Russia e Ucraina, quindi, non accenna a scemare e per Zelensky non c’è nessun modo di avere pace finché al potere ci sarà Putin.
L’Ue ma anche Stati Uniti e Cina cercano un minimo di equilibrio pur condannando la violenza dato che ora il focus è contenere una crisi maggiore. Gli stati e le popolazioni stanno offrendo dei meccanismi economici innescati dal conflitto e l’inflazione galoppa in ogni nazione mondiale.
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