Sono 25 le vittime estratte dalle macerie del palazzo colpito da un attacco russo a Dnipro. Estratta viva una giovane 23enne: continuano le ricerche.
Sale a 25 il numero delle vittime dell’attacco russo a Dnipro, tutti civili, tra cui anche diversi minorenni e a 73 il numero dei feriti. Il palazzo colpito da un attacco missilistico russo è stato completamente raso al suo, nel pomeriggio di ieri le vittime individuate erano state solamente sei; continuano le ricerche dei soccorritori anche dei familiari della 23enne tratta in salvo.
Era in bagno Anastasia Shvets, la giovane estratta viva dalle macerie del palazzo di Dnipro. La ragazza di 23 anni è stata portata in salvo in una delicatissima operazione di salvataggio da parte delle diverse squadre di soccorso che ormai da ore si trovano sul luogo dell’attacco. Si scava ancora sotto le macerie per trovare superstiti, ma è una tragica lotta contro il tempo. Le vittime, quelle si drammaticamente aumentano, arrivando dalle sei di ieri pomeriggio alle 23 di questa mattina e alle 25 di questo pomeriggio – tutte civili tra cui anche un ragazzo di 15 anni.
La famiglia di Anastasia è ancora tra i dispersi, mentre i feriti sono saliti a 73 dai 69 di ieri sera, di cui più della metà in gravi condizioni scrive il Kyiv Independent. Lo riferisce stamattina sui propri canali Telegram il governatore Valentyn Reznichenko.
Tra i feriti ci sono anche 14 bambini (il piu piccolo di soli 3 anni), mentre 40 persone si trovano ricoverate in ospedale. Gli appartamenti, circa 300, sono stati gravemente danneggiati dal missile che ne ha spazzato via 72.
Una situazione drammatica, con diversi dispersi che starebbero contattando i soccorsi da sotto le macerie con i loro cellulari, mandando SMS e provando a farsi scorgere tramite la luce dei propri telefoni cellulari. Lo riferiscono media ucraini, riportati nel pomeriggio di oggi da Al Jazeera. Anche i soccorritori in diverse occasioni hanno fermato le ricerche per fare silenzio e provare ad ascoltare le grida d’aiuto.
Intanto le autorità di Dnipro hanno istituito il lutto in città per i prossimi tre giorni, da oggi 15 gennaio. La decisione è stata presa dal Consiglio comunale, in ricordo delle vittime dell’attacco che ha colpito il palazzo nella zona residenziale di Peremo provocando al momento 25 morti civili, lo riporta nella mattinata di oggi Ukrainska Pravda.
I media ucraini hanno parlato del decimo attacco missilistico su vasta scala, con Kiev come recente obiettivo dei bombardamenti russi che rimane sotto scacco. Nelle scorse ore il sindaco della capitale aveva infatti consigliato alla popolazione di rimanere nei bunker, mentre le sirene aeree risuonano anche nel Sud del Paese. A Kiev colpite infrastrutture e 28 edifici e palazzi residenziali, riportano ancora i quotidiani locali, ma senza provocare alcuna vittima.
Le immagini dell’attacco al palazzo di Dnipro hanno fatto rapidamente il giro del mondo, e davanti a tali atrocità il presidente ucraino ha voluto mandare l’ennesimo messaggio all’Occidente. Secondo Zelensky – che nella serata di ieri è intervenuto con uno dei suoi ricorrenti videomessaggi – il terrore russo può essere sconfitto solo sul campo di battaglia in Ucraina; e a tali appelli ha risposto subito il premier britannico Rishi Sunak che ha disposto l’invio dei carri armati Challenger 2, anche se da Londra arrivano le prime critiche. Secondo la critica l’invio di armi non farà altro che inasprire il conflitto e provocare altre morti. Anche la Polonia si è impegnata a inviare all’Ucraina i carri armati tank Leopard.
In Moldavia intanto sarebbero stati avvistati dei frammenti di missile caduti sul territori; sarebbe il terzo caso dall’inizio del conflitto, hanno fatto sapere dalla capitale Chisinau.
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