L’esercito russo ha sferrato un durissimo attacco alla città di Dnipro, che ha colpito un condominio abitato da 200 cittadini provocando almeno 20 morti accertati per ora e moltissimi feriti. I soccorritori sono tutt’ora impegnati nelle ricerche di superstiti ancora sotto le macerie.
Un attacco durissimo che sollevato l’indignazione globale, data la crudeltà nell’uccidere civili ma, anche, la noncuranza con la quale Putin continua a danneggiare strutture strategiche che forniscono un aiuto ancora concreto alla popolazione. Cittadini che stanno affrontando il gelo invernale, spessissimo senza riscaldamento e energia elettrica. La scelta di cambiare i vertici dell’operazione militare speciale in Ucraina denota la volontà di proseguire il conflitto e di portare a termine i propri obbiettivi per stabiliti.
Russia, durissimo attacco a Dnipro: sventrato un condominio
L’Ucraina nella giornata di ieri ha subito attacchi missilistici continui che hanno fatto scattare l’allarme aereo in ogni parte del territorio. Un attacco che ha sventrato numerosi palazzi e che si abbattutto, sopratutto, in uno degli edifici più popolati di Dnipro. Un condominio abitato da 200 persone che è ora soltanto un cumulo di macerie,dove da ore e ore i soccorritori stanno cercando di estrarre persone ancora vive con l’aiuto dei cani.
Uno scenario spaventoso già ieri sera che, alla luce dell’alba, ha rivelato tutta la distruzione e la potenza dell’offensiva mossa dalla Russia. Viene richiesto direttamente dall’Ucraina anche l’intervento del Papa, per cercare di convincere il male a smettere di colpire la popolazione ucraina.
Il bilancio è salito ad almeno 20 morti dell’attacco russo di ieri al condominio di Dnipro e si apprende che tra le vittime c’è anche una ragazza di 15 anni. I feriti invece sono arrivati, per ora, almeno a 73, tra cui 14 bambini. Le autorità locali affermano che 40 persone sono state ricoverate negli ospedali limitrofi. L’ edificio è stato danneggiato irrimediabilmente e circa 72 appartamenti sono stati distrutti completamente mentre altri 230 sono stati danneggiati nel bombardamento.
Qualcosa di inaccettabile e che va a colpire il popolo che di colpe, in questo conflitto, non ne ha. Una giornata che ha visto una tantissimi di missili russi colpire tutta l’Ucraina. Esplosioni si sono verificate in diverse regioni, compresa quelle di Kiev e Kharkiv.
Andrea Iacomini che è il portavoce di Unicef italia ha spiegato che: “Abbiamo informazioni di molti bambini feriti dall’attacco che ha colpito un edificio residenziale a Dnipro il 14 gennaio. I bambini e le infrastrutture civili non sono un target. I bambini devono essere protetti in ogni momento“. Ha poi precisato inoltre che: “Sono troppe le vite stroncate dall’attacco a Dnipro. Molti bambini e bambine continuano a rimanere feriti, traumatizzati con attacchi ogni giorno in Ucraina. Chiediamo pace per ogni bambina e bambino, ora”.
Il Consiglio comunale di Dnipro ha rilasciato un comunicato ufficiale dove si legge: “Consiglio comunale di Dnipro, sono stati proclamati tre giorni di lutto per le persone rimaste uccise in un attacco missilistico contro un condominio nella zona residenziale di Peremoha nella città di Dnipro”.
La potenza del bombardamento è stata talmente elevata che frammenti dei missili russi sono arrivato anche nel territorio della Moldavia, che ha condannato duramente questo sanguinari attacchi che sono pericolosi e potrebbero innescare escalation con terze parti.
Questa mattina presto il comune di Dnipro ha specificato ai cittadini: “consiglio comunale di Dnipro ha precisato in un comunicato che “ci sono persone sotto le macerie che stanno cercando di contattare o scrivere Sms”. Proprio per questo ancora si va avanti incessantemente nelle ricerche per fare tutto il possibile ed estrarre chi è riuscito a sopravvivere ma si trova sepolto dal proprio palazzo.
Una ragazza è stata salvata dal quinto piano e la foto che ritrae la giovane rannicchiata in alto con la completa distruzione intorno ha lasciato senza parole le autorità internazionali. Lei grazie ai soccorritori si è salvata ma purtroppo molti altri non ne hanno avuto modo. Lo stesso presidente dell’Ucraina Zelensky ha precisato e chiesto che il mondo e l’Occidente fermino lo scempio che sto colpendo il popolo ucraino e limitare nel concreto la Russia che non ha intenzione di frenarsi da sola punto. Secondo il capo di Stato ucraino l’unica maniera per fermare realmente il Cremlino è quello di combatterlo militarmente, dato che sembra essere l’unica cosa che interessa il presidente putin
Questa non è un’affermazione del tutto errata e ciò si evince dal fatto che proprio nelle ultime ore Putin ha deciso di attuare un cambio ai vertici militari dell’operazione speciale e da shelton di e far subentrare Gerasimov al comando dell’operazione per gestire le azioni delle truppe congiunte e organizzare diversamente gli attacchi. Personaggio di spicco e precedentemente impegnato nella sicurezza del paese che avra il compito di coordinare le varie missioni delle diverse regioni ucraine. Questo fornisce un chiaro esempio della volontà di Putin di fare proseguire e vincere la battaglia tentando ogni strategia possibile e punendo chi non riesce ad ottenere i risultati richiesti. Nonostante la Russia prosegua imperterrita sono emerse, però, alcune vicende che hanno fatto captare dissenso all’interno dei piani alti del Cremlino. Come per esempio la disputa avvenuta tra emozionare della Wagner e i generali dell’esercito della Federazione, entrambi impegnati nella recente battaglia a Soledar, dove hanno dimostrato tensione e una sorta di competizione crudele e violenta. Putin ha poi ho avuto modo di riprendere in diretta durante una conferenza, dove stava facendo il punto della situazione militare in Ucraina con i vertici, uno dei suoi fedeli alleati e cio può essere vista come una manifestazione di superiorità verso chi ha a suo avviso, alle colpe del rallentamento della missione in territorio ucraino.
La realtà dei fatti mostra, però, che gli attacchi continuano senza sosta e che le persone muoiono. Non è più possibile tollerare una situazione dove i bambini innocenti vengono colpiti senza pietà e la furia di conquista gli Putin non si arresta. Nel momento in cui il capo di Stato ucraino ha deciso di attaccare zone russe dove si trovano basi militari dell’esercito ha riportato Putin ad attaccare in maniera ancora più violenta utilizzando la carta del fatto che la sua è una contro offensiva.
Russia e Ucraina, le ultime notizie emerse
Il ministero della Difesa russo ha rivelato che Kiev sarebbe in procinto di pianificare un attacco al corridoio del grano per poi dare la colpa dell’accaduto a Mosca. Inoltre il fatto che la Gran Bretagna abbia deciso di inviare mezzi corazzati da terra per la difesa Ucraina ma anche elicotteri Apache ha sollevato un polverone mediatico nel quale Putin ha specificato che la consegna di questi tank potrebbe essere motivo di un’escalation militare. Precisando che, a suo avviso, il Regno Unito spinge perché scatti una guerra a livello internazionale.
Nel mentre il capo di stato turco Erdogan afferma che è disposto a impiegare le proprie forze e risorse per inserirsi come mediatore tra Ucraina e Russia e portare finalmente le due nazioni verso colloqui riappacificatori, che riescano a soddisfare le richieste di entrambi i lati in conflitto. Orban invece, capo di Stato ungherese, fa sapere che il 97% della popolazione, che si è recata alle urne per votare a favore o contro delle sanzioni elargite nei confronti del popolo russo dall’ Ue, si è detta contraria a nuove imposizioni da parte dell’Unione Europea.
Emerge anche che la Russia utilizza il lavoro dei detenuti nei penitenziari per la produzione di armi, dato il grande impiego di forniture impiegate dall’esercito nell’ultimo anno di battaglia e soprattutto dato il fabbisogno attuale. Lo riferisce l’intelligence della Difesa britannica Ehi nel suo resoconto quotidiano. Viene precisato che: “E’ molto probabile che il settore manifatturiero della difesa russo ricorra all’utilizzo di manodopera carceraria nel tentativo di soddisfare le richieste di produzione in tempo di guerra ” Londra poi continua nella sua indagine quotidiana: “Nel novembre 2022, Uralvagonzavod, il più grande produttore di carri armati della Russia, ha dichiarato ai media locali che avrebbe impiegato 250 detenuti dopo aver incontrato il Servizio penale federal”.
L’aeronautica militare ucraina ha riferito che: “la Russia ha utilizzato cinque bombardieri supersonici a lungo raggio Tu-223 per lanciare cinque missili Kh-22 contro l’Ucraina ieri. Sono stati lanciati dalla regione di Kursk in Russia e dal Mar d’Azov.”