Ucraina: suonato allarme antiaereo nelle regioni di Dnipro, Kharkiv e Zaporizhzhia. Quasi 500 i bambini deceduti nel corso del conflitto.
Nuovo allarme antiaereo sulle regioni più colpite dal conflitto, ossia Dnipro, Kharkiv e Zaporizhzhia. La seconda settimana di febbraio è stata contrassegnata da numerosi bombardamenti di infrastrutture in tutta l’Ucraina, in particolare scagliati contro le fonti energetiche.
Ucraina, nuovo allarme antiaereo: bombardamenti contro gli impianti energetici
Denys Shmyhal, primo ministro dell’Ucraina, ha dichiarato: “A livello globale, due dozzine di centrali termiche sono ancora danneggiate dai continui attacchi […]”.
E sottolinea che: “Se a questo aggiungiamo il fatto che una parte dei nostri impianti energetici è occupata, abbiamo temporaneamente perso il 44% delle nostre centrali nucleari, il 75% dei nostri impianti di energia termica e il 33% delle macchine per il riscaldamento degli edifici”.
Una situazione che, dunque, peggiora di giorno in giorno: “Da quattro mesi, ogni secondo, viene attaccata una sottostazione della società Ukrenego [società statale responsabile del trasporto dell’energia elettrica, ndr]”.
Tuttavia, ha tenuto a precisare: “Nonostante questo terrore, la maggior parte degli ucraini continua ad avere riscaldamento, acqua ed elettricità. Le riparazioni sono in corso e abbiamo risorse sufficienti per finire l’inverno…”.
Oltre 461 bambini uccisi nel Paese dall’inizio del conflitto
Secondo l’ufficio del procuratore generale ucraino, dall’inizio della guerra tra Russia e Ucraina hanno perso la vita più di 461 bambini. Negli scontri e nel corso dei bombardamenti, inoltre, sono rimasti feriti 924 bambini anche le cifre sarebbero provvisorie, in base a quanto comunicato in merito.
Fra i bambini che non ce l’hanno fatta c’è Elina. Questa bambina di 6 anni, che ne aveva solo 5 quando la Russia ha invaso l’Ucraina il 24 febbraio 2022, è morta di paura l’11 gennaio ad Adviivka, nel Donbass.
Ha avuto un infarto nel cuore della notte, come riferisce Le Parisien, mentre si trovava con i nonni nella cantina del suo palazzo. I pavimenti erano diventati troppo pericolosi a causa dei ripetuti bombardamenti. Non aveva mai avuto problemi cardiaci e, secondo i risultati dell’autopsia, eseguita presso l’ospedale di Adviivka, non presentava alcuna malformazione che potesse spiegare la sua morte.
Sempre secondo Le Parisien, Elina si è sentita male alcuni giorni prima della sua morte. Si lamentava con i nonni – che aspettavano una tregua dai bombardamenti per portarla in ospedale – ai quali diceva di avere dei formicolii alle mani e i piedi, che erano sempre freddi. Non ha avuto il tempo di andare da un dottore: il suo corpo ha ceduto al terrore.