La situazione in Ucraina continua ad essere complicata e il quadro sta, via via, sfociando in serio attrito internazionale e gli aiuti, che vengono dati a sostegno dell’esercito ucraino, per la difesa del territorio sono interpretati da Mosca come una chiara presa di posizione e, soprattutto ora, che sono stati forniti dalle nazioni occidentali tank e veicoli con tecnologia estremamente sofisticata e avanzata, il Cremlino lancia chiare accuse di complicità nella guerra e riferisce che questo sarà causa di ripercussioni importanti.
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen ha affermato, prima del vertice UE-Ucraina della prossima settimana che Zelensky e il popolo ucraino hanno il pieno sostegno del blocco europeo e avranno a disposizione i mezzi contro gli attacchi russi per difendere i valori europei.
Ha spiegato inoltre che: “Siamo al fianco dell’Ucraina senza se e senza ma. L’Ucraina sta combattendo per i nostri valori condivisi, sta combattendo per il rispetto del diritto internazionale e per i principi della democrazia ed è per questo che l’Ucraina deve vincere questa guerra”.
Gli ultimi avvenimenti nel conflitto Russia e Ucraina
Ieri un attacco russo ha portato alla morte tre persone nella cittadina situata nell’ucraina orientale di Kostiantynivka. La notizia ha trovato riscontro nel resoconto riportato dal governatore regionale. L’attacco ha colpito quattro condomini e un hotel e nell’esplosione sono rimaste ferite 14 persone. La Russia ha inoltre affermato che gli attacchi a Konstantynivka sono stati attuati con più lanciarazzi. Mosca ha risposto accusando le truppe ucraine di aver deliberatamente colpito un ospedale nella zona orientale dell’Ucraina ma controllata dalla Russia. Emerge che l’esolosione ha ucciso 14 persone e ferito 24 pazienti e personale medico. L’ospedale colpito si trova nell’insediamento russo di Novoaidar invece per quanto riguarda le informazioni pervenute dal ministero della Difesa russo sia stato utilizzato un sistema di lancio di razzi Himars solitamente fornito da Washington. Le informazioni non sono però verificate e almeno per ora non si hanno conferme in merito.
Le autorità ucraine stanno attuando colloqui serrati con gli alleati occidentali per avere fornitori militari come missili a lungo raggio e aerei militari. Questa faccenda trova punti di rottura anche tra gli alleati occidentali che emerge chiaramente e la possibilità che possa far scaturire un conflitto globale, che sarebbe deleterio, non sembra una strada così lontana da quella già intrapresa.
Podolyak, consigliere di Volodymyr Zelenskiy, ha affermato che i sostenitori dell’Ucraina in occidente: “comprendono come si sta sviluppando la guerra” e proprio per questo nasce la necessità di forniture aeree in grado di fornire copertura ai veicoli corazzati da combattimento che Stati Uniti e Germania si sono impegnati a fornire di recente. I piloti dell’esercito ucraino si impegneranno in un addestramento negli Stati Uniti combattimento F-16 che saranno forniti alle truppe. Germania e Stati Uniti hanno annunciato intenzione di fornire veicoli corazzati e questo ha generato il nervosismo di Mosca e Putin sta bramando vendetta e le stesse autorità hanno dichiarato che non resterà impunita.
L’ agenzia di stampa RIA ha riferito che Il viceministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov terrà un incontro con Lynne Tracy, nuovo ambasciatore degli Stati Uniti a Mosca, all’inizio della prossima settimana.
Il presidente ucraino ha chiesto chiaramente di ampliare al massimo gli sforzi e le forniture e ciò ha sollevato non poche polemiche internazionali e c’è chi non vede di buon occhio il rifornire di tali attrezzature militari l’Ucraina.
La richiesta di Zelensky
Il presidente Zelensky ha precisato, nel suo discorso serale del 28 gennaio, che l’Ucraina ha bisogno di missili a lungo raggio: “compresi i sistemi missilistici tattici dell’esercito MGM-140 per fermare il “terrore russo”.
I missili HIMARS attualmente utilizzati dall’Ucraina hanno una gittata di 80 chilometri e non possono raggiungere molte delle aree occupate dai russi. Finora gli Stati Uniti si sono rifiutati di fornire missili ATACMS, che hanno una gittata di 300 chilometri, e missili GLSDB, che possono viaggiare per 150 chilometri.
Come esempio del terrore e della ferocia russa Zelensky ha citato un attacco missilistico russo sulla città di Kostyantynivka nel Donetsk che ha , come sopra citato, ucciso tre persone e ne ha ferite 14 il 28 gennaio.
Il capo di stato ucraino ha specificato che: “L’Ucraina ha bisogno di missili a lungo raggio per impedire agli occupanti (russi) di posizionare i loro lanciamissili da qualche parte lontano dalla linea del fronte e con essi distruggere le città ucraine” ha spiegato il presidente Zelensky, che ha poi aggiunto che è: “necessario tenere le truppe russe il più possibile dalla linea del fronte in modo da non far lanciare missili da distanze ridotte.”
Ha anche sottolineato che non dovrebbero esserci “tabù” nella fornitura di armi all’Ucraina per proteggersi dall’aggressione russa. “Faremo tutto il possibile per garantire che i nostri partner aprano questa fornitura vitale, compresa la consegna di ATACMS e altre armi simili”, ha poi precisato il presidente Zelensky.
ATACMS può viaggiare più lontano di qualsiasi arma statunitense fornita finora all’Ucraina.
Secondo Politico il leader ucraino ha già chiesto senza successo forniture di ATACMS durante la sua conversazione di persona con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden negli Usa il 21 dicembre.
Gli Stati Uniti sono stati riluttanti a fornire ATACMS a causa del timore di una possibile escalation e hanno anche sollevato dubbi e preoccupazione in merito al fatto che possano essere utilizzati anche per attaccare il territorio russo e non soltanto per difesa. I sostenitori della fornitura di ATACMS sostengono che l’incapacità di Kiev di colpire obiettivi lontani dalla linea del fronte provoca la morte di numerosi ucraini e rende molto difficile per l’Ucraina espellere le truppe russe dal suo territorio.
Zelensky ha anche spiegato di aver firmato un decreto che approva una proposta del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale per sanzionare 185 persone giuridiche e individui che la Russia utilizza per “trasportare personale e attrezzature militari su rotaia. I loro beni in Ucraina sono bloccati e le proprietà disponibili saranno utilizzate per la nostra difesa. Lavoreremo per garantire che sanzioni simili vengano applicate anche da altri paesi“.
Le richieste provenienti dall’Ucraina danno fastidio e creano tensione al Cremlino che ha adottato una strategia militare differente dopo il cambio dei vertici voluto da Putin. La Russia può contare sul sostegno, anche se implicito, di partner come l’Iran che fornisce droni kamikaze oppure anche la Cina che non si schiera ma non si impone neanche. Il clima internazionale è teso e le dinamiche che si stanno creando vanno anche a fondersi con la crisi economica e con aspetti geo politici che rendono difficile alle autorità schierarsi e prendere posizione. Ma in tutto ciò la situazione peggiora in maniera importante.