Ucraina: il presidente ucraino Zelesky chiede che venga istituito un tribunale speciale per punire i crimini attuati dalla Russia.
La lotta contro l’impunità per i crimini commessi in Ucraina a seguito dell’aggressione della Russia è una priorità per diversi paesi dell’Unione Europea. La mobilitazione e il sostegno sono parte del programma di aiuti per il paese attaccato dal Cremlino. Zelensky, in tal senso, chiede un tribunale speciale per la Russia.
I crimini di guerra commessi dalla Russia in Ucraina sono molteplici. L’Unione Europea si è mobilitata sia a sostegno del sistema giudiziario ucraino che della Corte penale internazionale, che hanno le competenze per condurre indagini imparziali e indipendenti in modo che i responsabili dei crimini commessi in Ucraina siano individuati e puniti.
Per quanto riguarda la proposta di creare un tribunale speciale, avanzata da Zelensky, la Francia fa sapere che ha iniziato a lavorare in questa direzione, avvalendosi dell’aiuto dei partner europei e ucraini.
Come sottolinea la presidente della Commissione europea, Ursula Von Der Leyen, si tratterà di ottenere il consenso più ampio possibile all’interno della comunità internazionale.
Nello specifico, la Francia ha ribadito il desiderio di approfondire il lavoro congiunto con l’Ucraina nella lotta contro l’impunità in occasione della visita al ministero per l’Europa e gli affari esteri dell’inviato speciale dell’Ucraina, Anton Korynevych.
Nessuna tregua di Natale o di Capodanno in Ucraina è prevista in questa fase, ha affermato mercoledì il Cremlino, in vista delle festività natalizie. “Nessuna proposta è stata fatta da nessuno, questo argomento non è all’ordine del giorno“, ha detto ai giornalisti il portavoce presidenziale russo, Dmitry Peskov, quando gli se ci fosse la possibilità di mettere in pausa i combattimenti in Ucraina.
Il portavoce del Cremlino ha anche rifiutato di dare una data precisa nella quale sarà effettuato il discorso annuale di Vladimir Putin a entrambe le camere del Parlamento russo, che non si è tenuto nel 2022.
Il presidente russo ha già rinunciato, senza spiegazioni, alla sua grande conferenza stampa annuale, sullo sfondo delle umilianti battute d’arresto subite nella sua campagna militare in Ucraina negli ultimi mesi.
La Russia ha escluso il ritiro delle sue forze armate dall’Ucraina e ha promesso di continuare l’offensiva.
Un alto funzionario dell’occupazione russa nell’est dell’Ucraina, Denis Pushilin, ha addirittura assicurato, in un’intervista all’agenzia di stampa Ria Novosti, di voler “liberare Odessa e Chernihiv“, due città ucraine situate rispettivamente nel sud e a nord del paese, lontano dall’attuale linea del fronte.
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