Il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, invita il Presidente cinese Xi Jinping in Ucraina. Nel frattempo la Russia annuncia un’esercitazione militare con missili balistici Yars. Gli Stati Uniti incoraggiano l’istituzione di un tribunale “speciale” per i crimini russi sul “modello Norimberga”.
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha invitato il Presidente cinese, Xi Jinping, in Ucraina. Lo ha fatto nel corso di in un’intervista, resa quasi interamente in lingua inglese, rilasciata all’agenzia Associated Press News mentre si trovava a bordo di un treno che lo stava trasferendo dalla regione russa di Sumy alla capitale Kiev. “Siamo pronti a vederlo qui” ha dichiarato Zelensky. Ha proseguito “Voglio parlare con lui. Ho avuto contatti con lui prima della guerra su larga scala. Ma durante tutto quest’anno, più di un anno, non ne ho avuti”.
Associated Press è un’agenzia di stampa internazionale, con sede negli Stati Uniti, che dall’inizio del conflitto russo-ucraino ha seguito assiduamente Zelensky nei suoi spostamenti attraverso il territorio. Alcuni giornalisti dell’agenzia hanno trascorso diversi giorni in compagnia del Presidente mentre faceva visita alla zona sud-orientale di Zaporizhzhia, ancora martoriata da incessanti bombardamenti ad opera dell’esercito russo, e in altre città settentrionali della regione di Sumy, liberate dall’esercito ucraino subito dopo l’inizio dell’invasione russa.
L’intervento di Zelensky è tutt’altro che casuale. Arriva dopo che lo scorso 20 marzo il Presidente Xi è volato a Mosca per incontrare il presidente russo Vladimir Putin.
L’esercitazione missilistica russa
Nel frattempo il governo russo fa sapere che avvierà un’esercitazione missilistica di portata significativa. Lo rende noto il Ministero della Difesa, precisando che l’operazione vedrà coinvolti circa 3.000 militari russi e ben 300 mezzi bellici. L’operazione vedrà impegnate la formazione missilistica della città di Omsk e quella di Novosibirsk, entrambe dotate di lanciatori balistici intercontinentali russi Yars.
Il Ministero fa altresì sapere che le operazioni interesseranno tre diverse regioni del territorio russo, senza però specificare esattamente quali.
Gli Stati Uniti sostengono l’istituzione di un tribunale “speciale” per i crimini russi
Nel corso dell’intervista il Presidente ucraino si è pronunciato anche in merito alla posizione del popolo americano, dichiarando “Gli Stati Uniti capiscono davvero che se smettono di aiutarci, non vinceremo”.
Nel frattempo gli Stati Uniti hanno dichiarato di appoggiare la creazione di un tribunale “speciale“, sul modello di Norimberga, affinché il governo russo sia condannato per il crimine di aggressione nei confronti del popolo ucraino. Un portavoce del Dipartimento di Stato statunitense ha dichiarato “Gli Stati Uniti sostengono l’istituzione di un tribunale speciale per il crimine di aggressione contro l’Ucraina sotto forma di un tribunale internazionale che sia radicato nel sistema giudiziario ucraino e includa elementi internazionali”.
Sul punto si è pronunciata anche Beth Van Schaak, l’ambasciatrice degli Stati Uniti per la giustizia penale globale, la quale ha affermato “In questo momento critico della storia sono lieto di annunciare che gli Stati Uniti sostengono lo sviluppo di un tribunale internazionale dedicato al perseguimento del crimine di aggressione contro l’Ucraina”. Ha continuato precisando “Ci sono argomenti convincenti sul perché” il predetto “crimine di aggressione” “deve essere perseguito insieme” a tutti quei crimini che sono già al vaglio della Corte penale internazionale (c.d. CPI) e che lo scorso 17 marzo ha portato la Pre-Trial Chamber II della predetta Corte ad emettere due mandati di arresto internazionale, rispettivamente nei confronti del Presidente russo Vladimir Vladimirovich Putin e di Maria Alekseyevna Lvova-Belova, Commissaria presidenziale russa per i Diritti dei bambini dal 2021.