Oggi, nel giorno di Pasqua, il presidente ucraino Zelensky ha tenuto un discorso alla nazione, parlando di pace e di vittoria. Ecco le sue parole e le novità dall’Ucraina.
In questo giorno di celebrazione religiosa, la Pasqua, Volodymyr Zelensky ha inviato i suoi auguri alla popolazione, tenendo un discorso di incoraggiamento nella speranza di pace.
In territorio ucraino la guerra continua, con bombardamenti e attacchi da parte dei due eserciti, ma Zelensky manda un messaggio di speranza al suo popolo, incitandoli a sperare nella libertà.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky questa mattina ha inviato un messaggio al suo popolo come augurio di Pasqua, celebrando la festività e lanciando un messaggio di speranza.
Nel messaggio inviato da Zelensky si legge:
“Questo è il mondo moderno. Un mondo che cerca di vivere liberamente. Un mondo in cui la vita, il rispetto e l’uguaglianza di ogni persona sono valorizzati. Oggi l’Ucraina fa la guardia a questo mondo. Combatte per la sua terra e combatte per i suoi valori”.
Rivolgendosi poi a tutte le religioni monoteiste, che celebrano la Pasqua in momenti diversi, Zelensky ha detto: “Possiamo praticare diverse religioni, ma crediamo ugualmente nella libertà. Potremmo avere tradizioni diverse, ma ce n’è una comune per tutti noi: è la protezione della nostra terra natale”.
Il presidente ha ricordato che, nonostante questa festività si celebra nel mondo in date diverse sarà unica per tutti, con la speranza che l’Ucraina ritorni libera e in pace molto presto.
Intanto, in Ucraina continuano i bombardamenti: la regione di Kherson ieri ha subito 71 bombardamenti.
L’esercito russo ha attaccato molteplici volte, come comunica dal canale Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale.
La città di Kherson è stata colpita, anche se non si registrano ancora feriti o vittime, ma sono state attaccate le linee elettriche, un cantiere navale e un terminal per il grano.
Anche nella regione di Sumy sono stati registrati altri attacchi, subiti dalle bombe russe nell’Ucraina orientale, senza però vittime.
Intanto, 31 minori di nazionalità ucraina sono stati rimpatriati, secondo quanto comunicato da Save Ukraine, dopo mesi.
I bambini erano stati deportati illegalmente in Russia e, dopo sei mesi, hanno potuto finalmente riabbracciare le loro famiglie.
L’Ucraina, poi, ha piazzato 6000 mine anticarro lungo il confine tra Russia e Bielorussia, messe per contrastare le difese del territorio.
Infine, un raid russo du Zaporizhzhia ha ucciso un uomo con sua figlia di 11 anni, come rendono noto le autorità locali del territorio.
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