Il prezzo del biglietto singolo per visitare gli Uffizi di Firenze aumenterà di 5 euro e a partire dal 1 marzo 2023 il suo costo sarà di 25 euro.
L’aumento dovrebbe servire a far fronte a tutti i costi del settore edilizio ed energetico.
La decisione è stata presa all’unanimità da parte del Consiglio dell’amministrazione delle Gallerie degli Uffizi, decisione presa per aumentare il prezzo per quanto riguarda l’ingresso singolo presso la Galleria delle Statue e delle Pitture per fronteggiare l’aumento di tutti i costi del settore edilizio ed energetico. A partire dall’1 marzo 2023 il costo del biglietto individuale sarà di 25 euro anziché 20 com’è stato finora. Tale ritocco riguarderà soltanto il biglietto di accesso singolo e sarà applicato solo durante l’alta stagione, ovvero dall’1 marzo 2023 al 30 novembre 2023. Dal museo spiegano che si tratta di un biglietto acquistato principalmente da turisti stranieri.
Ad approvare questo aumento è stata la Direzione Regionale Musei della Toscana e la Direzione Generale Musei del Ministero della Cultura. Viene allo stesso tempo introdotto anche lo sconto mattutino, sempre durante l’alta stagione. Tutti coloro che entrano fra le 8:15 e le 8:55 pagherà il biglietto 19 euro, risparmiando così 6 euro. mentre per quanto riguarda il biglietto d’accesso alla Galleria delle Statue e delle Pitture fino al 28 febbraio 2023 costerà 12 euro. A rimanere invariati invece sono i prezzi per entrare al museo durante tutta la bassa stagione, così come rimane invariata la scontistica. Oltre a tutti gli abbonamenti: Passepartout cinque giorni, Passepartout Family e Passepartout annuale.
Il ritocco apportato al prezzo standard del biglietto singolo avviene in seguito al record di visitatori segnalato durante le feste di Natale appena trascorse. Per gli Uffizi così è record su record: oltre 200.000 persone hanno visitato il museo degli Uffizi durante la stagione natalizia, ovvero dal 23 dicembre 2022 all’8 gennaio 2023.
“Un record storico, dovuto anche alle aperture straordinarie di lunedì 26 dicembre, domenica 1° gennaio e lunedì 2 gennaio, giorni nei quali i musei statali di norma sono invece chiusi.”
Ad aver avuto maggior successo sono stati i biglietti cumulativi, circa 25.608 acquisti di quest’ultimi. Mentre 8.267 persone hanno acquistato il biglietto con accesso dopo per palazzo Pitti e per il Giardino di Boboli. I numeri da record però hanno acceso polemiche e scontri negli scorsi giorni: i sindacati denunciano che le aperture durante i giorni festivi, e quindi straordinarie, sono garantite spesso dai lavoratori precari. Inoltre i rappresentanti appunto dei lavoratori, visto l’alto numero di visitatori e il record di incassi, richiedono l’aumento del personale; in vista della carenza di lavoratori e allo stesso tempo di nuovi ingressi da tempo fermi.
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