La discussione sulla riforma pensioni 2017 prosegue con novità riguardanti i decreti attuativi, in particolare per pensioni precoci e lavori usuranti. Facciamo un quadro delle ultime notizie in attesa del nuovo incontro tra governo e sindacati che parleranno ancora di PENSIONI, APE e FASE 2. Sono diversi i punti ancora da chiarire perché, come sappiamo, ci sono ritardi sulla definizione dei decreti attuativi previsti dalla legge di Bilancio, che dovevano essere pronti prima di marzo, visto che la riforma delle pensioni entrerà in vigore definitivamente a maggio 2017.
PENSIONI NEWS SU FASE 2
Dal 13 marzo 2017 Governo e sindacati continueranno a discutere di pensioni, fase 2, Anticipo pensionistico Ape (social e volontario). A chiarire lo stato delle cose è Nicola Marongiu, responsabile dell’area Welfare e contrattazione sociale della Cgil nazionale. “C’è preoccupazione per il ritardo dei decreti attuativi sulle pensioni 2017, i decreti erano fissati entro la fine di febbraio, poi ci sono i passaggi tecnici prima di arrivare in Gazzetta ufficiale. In sede di confronto abbiamo individuato il problema: non sono state modificate le norme di ingresso alla previdenza, se non per i lavori precoci e gli usuranti, quindi senza un intervento complessivo diventa tutto più difficile”.
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ULTIME NOTIZIE PENSIONI PRECOCI
Novità per le pensioni dei lavoratori precoci. Dal 1° maggio 2017 è prevista per loro l’opzione pensione precoci quota 41, ossia l’uscita dal lavoro con 41 anni di contributi, a prescindere dall’età anagrafica, valida per coloro che hanno cominciato a lavorare prima dei 19 anni, che abbiano lavorato per almeno 12 mesi in modo effettivo anche se in modo non continuativo e che risultino in possesso di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 (sistema misto). I lavoratori interessati da questa opzione sono sia uomini che donne, sia dipendenti pubblici che privati o autonomi iscritti a gestioni speciali, però devono soddisfare i seguenti requisiti:
1) Sono in disoccupazione a causa di un licenziamento, di dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale del contratto di lavoro (articolo 7 della legge n. 604 del 1966), e che non percepiscono da almeno 3 mesi assegno di disoccupazione;
2) Hanno invalidità civile, superiore o uguale al 74 per cento;
3) Prestano assistenza (da almeno sei mesi, considerando il momento della richiesta) al coniuge o a un parente di primo grado convivente con handicap;
4) Svolgono lavori usuranti e gravosi da almeno sei anni in via continuativa.
Dal 1° maggio 2017 i lavoratori precoci che hanno i requisiti sopra elencati possono andare in pensione in anticipo con 41 anni di contributi (invece che 41 anni e 10 mesi per le donne, e invece che 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini), senza incorrere in penalizzazioni sull’assegno pensionistico.
PENSIONI LAVORI USURANTI
Ultimissime sulle pensioni lavori usuranti e gravosi: sono in via di definizione le categorie di lavoratori che dal prossimo 1° maggio 2017 potranno accedere all’APE pensione anticipata e della quota 41 per i lavoratori precoci. Le mansioni interessate sono al momento 11, ed è richiesta l’attività lavorativa continuata da almeno sei anni. I lavoratori dipendenti che possono chiedere la pensione per lavori usuranti sono: operai edili e dell’industria estrattiva; conduttori di gru nelle costruzioni; conciatori di pelli; autisti di mezzi pesanti; infermieri/ostetrici turnisti; assistenti di persone non autosufficienti; insegnanti degli asili nido; facchini; addetti alle pulizie; operatori ecologici.
APE SOCIAL: A CHI SPETTA
Dal primo maggio 2017 i lavoratori che svolgono le mansioni sopra citate possono andare in pensione anticipata a 63 anni e almeno 36 anni di contributi con l’APE SOCIAL, oppure accedendo alla pensione precoce, avendo versato 41 anni di contributi a prescindere dall’età anagrafica, con almeno 12 mesi di lavoro effettivo prima del 19° anno di età.
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