Non trasformare il Mediterraneo dalla culla della civiltà alla tomba di dignità. Il messaggio del Papa al suo ultimo giorno in visita a Marsiglia, stasera il Pontefice farà rientro a Roma.
Messaggio sull’immigrazione per il Papa, al suo ultimo giorno in visita in Francia. Da Marsiglia Francesco ricorda come il mediterraneo si è trasformato dalla culla della civiltà a una tomba, durante l’intervento che ha chiuso l’evento “incontri mediterranei”. Emmanuel Macron ha condiviso su X, dopo avere incontrato il Pontefice, un post nel quale si è detto fiero di avere accolto “Sua santità Papa Francesco in occasione degli Incontri del Mediterraneo”.
A pochi giorni da Pontida, dove Marie Le Pen è stata ospite di punta – in mezzo ai crocifissi al collo della Lega – del Carroccio per presentare la campagna elettorale europea, con l’immigrazione al centro del dibattito in termini di “invasione”, il Papa dalla Francia lancia un importante messaggio. Francesco ricorda “i fratelli e le sorelle migranti” e parla durante l’evento “incontri mediterranei” della tragedia delle morti in mare. “C’è un grido di dolore che più di tutti risuona, e che sta tramutando il mare nostrum in mare mortuum, il Mediterraneo da culla della civiltà a tomba della dignità. E’ il grido soffocato dei fratelli e delle sorelle migranti” ha detto il Pontefice, sottolineando come “chi rischia la vita in mare” non invade.
Secondo e ultimo giorno del Papa a Marsiglia, con il Pontefice che prima di fare ritorno in serata a Roma ha parlato della città Francesco come un “grande porto e una grande porta, che non deve rimanere chiusa“. I porti mediterranei si sono chiusi, alimentando la paura della gente con termini come emergenza ed invasone, continua Bergoglio.
Sul fenomeno migratorio, appunto, il Papa ricorda come non si tratti in realtà di un’emergenza momentanea ma che è stata utilizzata dalle propagande allarmiste. L’immigrazione è un dato di fatto dei nostri tempi, che coinvolge il Mediterraneo intero, afferma Francesco: “Va governato con sapiente lungimiranza. E con una responsabilità europea in grado di fronteggiare le obiettive difficoltà“.
Nel pomeriggio è arrivato poi anche un incontro privato tra Macron e Bergoglio, come ha informato l’Eliseo tramite BFMTV, durante il quale si sono toccati diversi argomenti dalla guerra in Ucraina, alle tensioni recenti nel Sahel, fino all’ambiente e alla migrazione.
Durante il suo viaggio apostolico, il Papa ci ha tenuto a sottolineare come occorra ripartire dalla Chiesa e dalla comunità civile, ascoltando i poveri e abbracciandoli, perché non si tratta di numeri ma di volti. Ed è dai “primi della classe” che pur stanno bene che deve partire il messaggio. A Marsiglia, ripete il Papa, capitale dell’integrazione, bisogna integrarli, non sgombrarli, i migranti. “I poveri vanno trattati come fratelli, conoscere le loro storie, anziché trattarli come fastidiosi problemi”.
Sul Mediterraneo ancora il Pontefice afferma che con le armi non si può fare la pace, semmai la guerra, e che il Mare deve tornare ad essere laboratorio di pace. Un luogo in cui i paesi condividono l’umanità e non le ideologie contrapposte.
“Non confondiamo i bambini con i cagnolini“. Una frase che sentiremo storpiata e strumentalizzata nei prossimi giorni, quella di Papa Francesco, che si consegna sul tema dell’aborto alla retorica sulla quale l’attuale governo – con Eugenia Maria Roccella in prima fila – ha provato a fare più volte leva. Il Pontefice infatti, sul tema dell’aborto, ha commentato: “Oggi abbiamo il dramma di confondere i bambini con i cagnolini“. Un giudizio in merito alla sua posizione contro l’aborto: “Chi pensa ai bambini non nati, rifiutati in nome di un falso diritto al progresso, che è invece regresso nei bisogni dell’individuo?“.
C’è spazio ai Rencontres Medoiterraneennes anche per l’eutansia. Altro tema sul quale Francesco si dice contrario e afferma: “Non è una morte dolce ma salata”. Nel suo discorso a Marsiglia, su un argomento che in Francia tiene grande dibattito al. momento, Bergoglio si chiede se non sia il caso di pensare agli anziani lasciati da soli, poi afferma: “Chi presta ascolto al gemito degli anziani soli che, anziché esser valorizzati, vengono parcheggiati, con la prospettiva falsamente dignitosa di una morte dolce, in realtà più salata delle acque del mare?”.
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