Il cedolino di marzo è in arrivo e ci sono ben sei novità che lo caratterizzano: dagli arretrati sino agli aumenti per questi pensionati.
Il cedolino di marzo sta arrivando e sono molti i pensionati che attendono novità già previste. Nei primi due mesi dell’anno, gli assegni sono stati caratterizzati dagli aumenti dovuti dall’adeguamento previsto per legge, ma solo per chi percepiva una pensione al minimo.
Il Governo e l’INPS hanno poi deciso di estendere questa opzione anche alle pensioni medio alte: ma le novità non sono terminate e i pensionati possono finalmente gioire.
Ci sono 5 interessanti novità che caratterizzano il cedolino di marzo per la maggior parte dei pensionati. L’INPS ha pubblicato il cedolino per l’assegno della pensione che sarà accreditato da mercoledì 1° marzo: molti hanno già notato un cambio cospicuo con aumento della quota percepita.
Le novità sono molte, andando per ordine la prima è quella della nuova tabella di riferimento del mese di marzo consultabile online sul sito dell’INPS. Il cedolino presente permette al pensionato di verificare l’importo in anteprima, oltre che valutare le variazioni che sono in essere grazie ad una rivalutazione totale con l’aggiunta degli arretrati.
La seconda novità si basa sull’importo della pensione già aggiornato per il nuovo mese di marzo, con l’aggiunta degli arretrati e della rivalutazione. Gli arretrati si basano sui mesi di gennaio e marzo con la parte di soldi non percepiti a tempo debito.
La terza novità è sicuramente l’allargamento della platea per questo aumento di pensione di marzo, con gli arretrati e gli adeguamenti voluti come da legge italiana vigente. Potranno beneficiarne tutti i soggetti che nel 2022 hanno presentato un reddito oltre i 2.101,52 euro al mese (quatto volte la quota minima).
La quarta novità si basa sulla decisione presa per questo cambiamento proprio nel mese di marzo, al fine di poter abbracciare le necessità di quei pensionati che erano rimasti esclusi nei mesi precedenti di gennaio e marzo dando loro anche gli arretrati.
La quinta novità mette l’accento sul cambiamento delle quote pensionistiche, con la percentuale di rivalutazione confermata in sede di Legge di Bilancio e che super l’8%. Al momento non verrà percepita questa somma non goduta, rimandando l’accredito nel mese di gennaio 2024 per dare tempo all’INPS di poter fare tutti i conteggi.
C’è anche una sesta novità che piace sicuramente ai pensionati, con il restyling completo del sito INPS. Oltre ad essere pulito e intuitivo, presenta una serie di informazioni e servizi che guidano l’utente alla scelta e alla consultazione corretta senza perdersi tra le varie categorie.
Una logica di riorganizzazione dei contenuti che risponde alla necessità dell’utente, anche chi non è avvezzo a questo genere di tecnologie moderne. I collegamenti sono veloci, l’area personale altamente intuitiva e la facilità di navigazione è un plus da non sottovalutare.
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