La vergogna varca i confini italiani. Sotto accusa centinaia di ultras della Roma, in trasferta per seguire la squadra giallorossa in Europa League contro l’Astra Giurgiu a Bucarest. Durante il minuto di silenzio per ricordare la tragedia Chapecoense, hanno intonato cori di insulti contro i tifosi della Lazio e poi, non contenti, hanno dato vita a scontri con le forze di polizia. Mentre il resto dello stadio li fischiava sonoramente.
‘Lazio Lazio vaffa…’ e ‘Lazio mer**’ sono stati i cori che hanno infangato la memoria della squadra brasiliana, perita in un incidente aereo in Colombia. A pochi giorni dalla vittoria nel derby contro i cugini, gli ultras romanisti hanno dato una pessima immagine del tifo giallorosso. In diretta internazionale, per giunta. Non sono escluse sanzioni, ora, da parte della Uefa. Anche perché la situazione non è migliorata dopo il calcio d’inizio.
Allo stadio ‘National Arena’ di Bucarest, infatti, i fan della Roma hanno provato a invadere altri settori dello stadio, staccando seggiolini e lanciandoli contro gli steward che tentavano di contenerli e di evitare dunque che venissero a contatto con i tifosi dell’Astra. Nella concitazione del momento, una persona ha strappato una bandiera giallorossa dalle mani di un ultrà italiano e ha provato a scappare attraversando il terreno di gioco. E ‘ stato però bloccato e una fotografa ha restituito la bandiera al tifoso romanista.
Sono intervenuti pure gli agenti di polizia, che hanno successivamente riportato la situazione alla normalità. Il minuto di silenzio per i morti della Chapecoense è stato rispettato in tutti gli altri stadi d’Europa. Anche perché è un qualcosa che va al di là di colori e schieramenti. E’ la Superga brasiliana e come tale andrebbe rispettata. Ma evidentemente non la pensavano allo stesso modo coloro che hanno approfittato del silenzio per insultare i tifosi della Lazio.