[didascalia fornitore=”Ansa”]Uma Thurman nel 2016 alla serata di gala dell’amFAR[/didascalia]
Micidiale messaggio di Uma Thurman a Weinstein: proprio nel Giorno del Ringraziamento, la festa più sentita dal popolo americano, l’attrice di Pulp Fiction e Kill Bill ha rotto il suo lungo silenzio sullo scandalo delle molestie sessuali che ha travolto il noto produttore (silenzio che le aveva procurarato qualche critica, anche dalla nostra Asia Argento), postando sui social una ‘dedica’ per nulla beneaugurante all’ex capo della Miramax, con cui ha lavorato in ben sette film. E l’hashtag #metoo inserito all’interno del messaggio lascia intendere che anche Uma Thurman abbia subito le sgradevoli avances di Harvey Weinstein.
‘Buon Giorno del Ringraziamento’, scrive Uma Thurman su Instagram, ‘Oggi sono grata di essere viva, per tutti quelli che amo e per tutti quelli che hanno il coraggio di farsi avanti per gli altri. Di recente ho detto di essere arrabbiata e ne ho qualche ragione, #metoo, nel caso non l’abbiate già capito dall’espressione del mio volto (Uma pubblica con il messaggio una sua foto tratta da Kill Bill, ndr). Credo sia importante seguire i propri tempi, essere giusti, esatti, e così… buon Giorno del Ringraziamento a tutti! (tranne a te Harvey, e a tutti i tuoi perfidi complici. Sono contenta che la vicenda stia andando per le lunghe, non ti meriti neanche un proiettile’).
Proprio così: per Uma Thurman Weinstein deve pagare le sue colpe fino in fondo, al punto da non meritarsi neppure un colpo di pistola che ponga fine alla lenta agonia di queste ultime settimane. Una presa di posizione molto dura e particolarmente significativa, visto che l’attrice lanciata da Quentin Tarantino ha condiviso gran parte dei suoi successi professionali proprio con Harvey Weinstein (come detto, hanno lavorato insieme in sette film) e qualcuno aveva equivocato il suo silenzio sullo scandalo quasi come un voler prendere le parti del discusso produttore.
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E invece non solo Uma Thurman non si è schierata a favore di Weinstein (in realtà, interpellata sull’argomento, aveva sempre detto di non volerne parlare perché troppo arrabbiata) ma tra le oltre cento donne che l’hanno accusato di abusi e molestie è stata forse la più dura e schietta di tutte, ‘augurandogli’ addirittura di soffrire lentamente.
Intanto il mentore di Uma Thurman, Quentin Tarantino, ha recentemente annunciato di aver lasciato la casa di produzione dei Weinstein, con cui aveva lavorato per quasi l’intera carriera, e che il suo prossimo film lo produrrà con la Sony Pictures.