Un giovane di 25 anni è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco a Genova e il presunto omicida si è poi recato presso la chiesa più vicina e ha e ha confessato al sacrestano di aver ucciso un uomo. Insospettato si trova in questo momento sotto interrogatorio presso la questura.
La sparatoria è avvenuta in via Polleri e tutto è accaduto nel tardo pomeriggio ma, nonostante l’arrivo tempestivo dei soccorsi, non è stato possibile rianimare il giovane venticinquenne che ha perso la vita nell’agguato. Le indagini sono in corso e le forze dell’ordine hanno interdetto la zona.
Sparatoria a Genova dove un venticinquenne ha perso la vita
A Genova intorno alle 18.10 si è verificato un agguato ai danni di un giovane di 25 anni e nonostante i sanitari abbiano tentato ripetutamente di salvargli la vita le ferite che ha riportato sono state purtroppo fatali.
Non è noto il movente o cosa abbia scatenato la furia omicida del presunto attentatore. Il 118 ha confermato che la morte è sopraggiunta a causa di un colpo di pistola che ha raggiunto il venticinquenne.
L’aggressore ha tentato la fuga e si è riparato in chiesa dove ha tentato di nascondersi dalla polizia che stava perlustrando la zona anche con la squadra mobile.
Sono attualmente in corso le indagini e la vicenda è in via di sviluppo, ma ciò che è emerso rivela che lo stesso malvivente sospettato di omicidio ha confessato l’omicidio al sacrestano.
Le notizie e indiscrezioni emerse fino ad ora
La vittima è deceduta mentre il personale sanitario ha tentato di salvargli la vita purtroppo invano. Gli investigatori hanno avuto modo di ritrovare la pistola che si trovava sotto ad una macchina parcheggiata poco distante da dove è avvenuto l’omicidio, ovvero all’angolo di via pollutri, e si presuppone che la mossa sia stata attuata per disfarsene.
Il luogo dove è avvenuto l’agguato non è di certo un isolato ma si trova a ridosso di piazza dell’Annunziata ed è nota per essere una strada molto trafficata, oggi in maniera particolare da parte dei cittadini ma anche di turisti.
Stando alle prime informazioni emerse non attualmente confermate sembra che sia stato lo stesso aggressore a chiamare le forze dell’ordine per chiedere il loro intervento.
Il presunto attentatore abbia effettuato la chiamata all’interno della Chiesa, dopo essersi avvicinato in evidente stato confusionale al sacrestano che si trovava all’interno della parrocchia per chiedere all’uomo di chiamare la polizia.
L’uomo sotto shock sembra che abbia pronunciato la frase :”Ho ucciso un uomo”.
Jean Pascal Colì che è il sacrestano che si trovava all’interno della Chiesa e che ha avuto modo di parlare con il presunto omicida ha riferito il presunto attentatore ha riferito che l’uomo indossava guanti da lavoro.
La strada si trova attualmente interdetta al traffico in quanto gli inquirenti stanno svolgendo le indagini del caso progressisti la grande ma soprattutto è ancora presente sul luogo del delitto il corpo del ragazzo deceduto e è arrivata da poco la PM di turno ovvero Eugenia Menichetti.
Sono emerse alcune voci pervenute dalla zona dell’omicidio che sembrano rivelare di un litigio leggero e rapido poi però successivamente si sono udite urla e infine l’esplosione dei colpi d’arma da fuoco anche se inizialmente è stato suggerito soltanto un colpo di pistola non si può escludere che l’assassino o il presunto tale abbia più volte premuto il grilletto.