Vincenzo Scupola è il nome del 79enne che è stato ucciso a bastonate dal fratello, che afferma di essersi difeso.
Sconcertante la storia che ci arriva da Specchia, in provincia di Lecce, dove ora il fratello minore della vittima è in stato di fermo e i carabinieri di zona lo stanno interrogando per capire le motivazioni dell’omicidio e se davvero si sia trattato di legittima difesa oppure no.
Vincenzo Scupola è il nome di un pensionato 79enne che è morto in queste ore per la furia del fratello minore, che si è scagliato contro di lui per difendersi da un’aggressione. Questa è almeno la versione raccontata dall’uomo alle forze dell’ordine che lo hanno preso in custodia dopo prove importanti di colpevolezza.
Il cadavere è stato trovato sabato mattina a Specchia, in una cisterna per la raccolta dell’acqua piovana. A detta di chi li conosceva i due litigavano spesso e in effetti lo stesso responsabile dell’omicidio ha confermato questo dettaglio.
Dopo l’ennesima lite, Nicola Scupola ha afferrato un bastone e ha colpito ripetutamente il fratello maggiore ma il suo intento non sarebbe stato quello di ucciderlo ma difendersi dalla violenza di quest’ultimo perché la discussione stava degenerando.
La macabra scoperta è stata segnalata lungo la strada comunale di San Demetrio, in una zona che sorge nei pressi della strada provinciale 374 fra Taurisano e Miggiano.
Le forze dell’ordine si sono subito recate sul posto per verificare quando segnalato dalla telefonata anonima e poi hanno valutato la posizione del fratello, che presentava evidenti segni di colluttazione.
L’indagato principale è risultato essere fin da subito il fratello della vittima, perché i testimoni hanno indicato non solo la presenza dell’uomo a terra quando hanno avvisato i carabinieri, ma anche il secondo uomo con il bastone in mano.
Secondo una prima ispezione cadaverica, sul volto di Scupola c’erano tumefazioni e ferite riconducibili ai colpi di bastone, comunque l’autopsia chiarirà maggiormente la questione.
Poco distante dalla cisterna c’erano il trattore e i gambali di Vincenzo, questo farebbe ipotizzare che l’omicidio sia avvenuto mentre stava lavorando nei campi di sua proprietà. Non è chiaro però se la vittima sia stata gettata nel pozzo dal fratello o vi sia caduto dopo la sfuriata, comunque come dicevamo, l’attrito fra i due fratelli non era un mistero per le persone del luogo.
I poliziotti hanno analizzato attentamente la zona del ritrovamento per verificare se ci fossero elementi utili alle indagini e ancora oggi son in corso i rilievi, tuttavia è stata fondamentale la versione del fratello minore.
All’inizio si trattava di un giallo ma poi piano piano sono venuti fuori i contorni dell’omicidio. A quanto emerso dalle indagini, Nicola ha colpito il fratello a bastonate dopo una litigata in merito alla gestione dei terreni di famiglia.
Questo argomento era ricorrente nelle loro litigate e il podere del ritrovamento era proprio uno dei campi gestiti da Vincenzo. Alcuni testimoni hanno aiutato a incastrare il fratello, perché passando nella zona hanno notato l’aggressione, lui d’altro canto si sta dimostrando molto collaborativo, puntando tutto sulla legittima difesa.
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