E’ morto lo scialpinista travolto da una valanga a Livigno in provincia di Sondrio, vicino al Monte Motto, nella mattinata di oggi.
Il corpo del 48enne è stato trovato dai soccorritori in un dirupo, ai piedi del Monte Motto, dopo una caduta impressionante. Il muro di neve ha spinto l’uomo da quota 2600 metri a 1850. Le squadre di soccorso hanno terminato le operazioni di ricerca di eventuali altri scialpinisti alle 14 di questo pomeriggio.
Tragedia a Livigno: ancora una vittima di una valanga. Sempre a Livigno infatti lo scorso anno, il 5 febbraio 2022 una valanga era costata la vita a un giovane di Breno, Alessandro Piali, sciatore morto a soli 23 anni.
Stavolta si tratta di uno scialpinista di 48 anni, geometra di professione, residente in provincia di Sondrio. L’uomo nella mattinata di oggi si era recato sul Monte Motto, a confine con la svizzera, per praticare sci d’alpinismo quando è stato sorpreso dalla valanga.
L’incidente è avvenuto alle 11:30 di questa mattina, sabato 11 febbraio. Il corpo della vittima è stato trovato in un canale ai piedi del Motto; la neve ha spinto lo scialpinista da quota 2600 metri fino a quota 1850 nei pressi del Lago di Livigno. Purtroppo una volta sul posto i soccorsi non hanno potuto fare altro che constatare la morte del 48enne, troppo gravi le ferite riportate in seguito alla caduta.
I tecnici del Soccorso Alpino hanno raggiunto la zona della valanga dopo la segnalazione nella tarda mattinata di oggi. Sul posto anche l’elisoccorso partito dalla base di Sondalo e i militari dei Sagf (la scuola alpina della Guardia di Finanza). L’area è stata bonificata insieme all’unità cinofila per escludere la presenza di altre persone coinvolte nell’incidente. Le operazioni sono durate fino alle 14:00.
Non è chiaro ancora se la valanga sia stata innescata per cause naturali di un distaccamento della montagna o per causa della presenza di alpinisti, o ancora per le attività della stessa vittima.
Lo scorso 25 gennaio ancora uno scialpinista, di 62 anni, era stato sorpreso da una valanga sul Monte Elmo. Si tratta di Hans Happacher, ex proprietario del Caravan Park di Sesto, morto dopo essersi recato sul pendio del monte, una zona molto praticata dagli sciatori fuori pista. In quel caso la valanga sarebbe stata innescata dalle temperature e dall’instabilità del manto nevoso. Grazie al sistema Arwa il 62enne era stato localizzato quasi subito dopo l’incidente, ma sepolto sotto due metri di neve i soccorritori avevano impiegato oltre 20 minuti per estrarlo dalla neve.
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