È in gravi condizioni un autista dell’Atac, l’azienda che gestisce i trasporti pubblici a Roma, dopo essere stato preso a pugni da un uomo.
Questo pretendeva che fermasse il mezzo in una zona fuori dalle altre fermate ma quando l’autista si è rifiutato è nata una discussione che poi è sfociata con un pugno sferrato al volto con violenza inaudita. Non è la prima volta che leggiamo di questi episodi nella capitale, ma il fenomeno dilaga un po’ ovunque. Dall’azienda sono arrivate parole di affetto per il dipendente e di condanna per il gesto.
Un autista dell’Atac (l’azienda che gestisce i trasporti pubblici a Roma) è stato aggredito da un uomo. È successo oggi in zona Trastevere, zona servita dalla linea 8. All’altezza di via Pascarella, un individuo pretendeva di salire a bordo in una zona fuori fermata ma quando ha visto che l’autista non acconsentiva alla sua richiesta, lo ha prima costretto a bloccare il bus e poi si è posizionato all’altezza del finestrino colpendolo con un pugno in faccia.
Sul posto si è scatenato il panico fra i passeggeri, che hanno subito chiamato le forze dell’ordine e i soccorritori sanitari perché il conducente sanguinava e provava molto dolore, infatti urlava e si lamentava mentre l’uomo ha provato ad allontanarsi. È stato trasportato in codice rosso in ospedale, invece le forze dell’ordine hanno bloccato l’aggressore poco più lontano.
Non sappiamo le condizioni attuali dell’autista ma di certo non ha passato un bel momento. Purtroppo accadono spesso episodi simili nella capitale. In merito a quanto accaduto l’Atac è intervenuta con una nota per esprimere vicinanza al lavoratore che al contrario di molti altri, ha tenuto un comportamento corretto e impeccabile. Poi, la condanna al gesto: “Ringraziamo le forze dell’ordine per il fermo del responsabile di questa odiosa aggressione, che condanniamo fermamente”.
Ora il colpevole, arrestato, dovrà rispondere del reato di lesioni. Non si può sottovalutare l’importanza di quello che non è un caso isolato. I conducenti Atac sono spesso vittime di atti di violenza sul posto di lavoro e queste aggressioni mettono in pericolo anche l’incolumità delle persone che trasportano.
È fondamentale lavorare per garantire la sicurezza dei dipendenti ma anche punire gesti simili in modo severo.
La stessa aggressione per il medesimo motivo è avvenuta a maggio, quando un autista Atac è stato aggredito su un bus della linea 412 che stava percorrendo via Tuscolana. Anche in questo caso la richiesta era quella di fermare il mezzo in un punto non previsto come fermata. L’uomo – che non doveva salire come quello di oggi ma scendere – si è inalberato quando il conducente si è rifiutato di fermare l’autobus dove lui gli chiedeva e così è avvenuta l’aggressione.
Il passeggero lo ha prima insultato verbalmente, poi si è avvicinato superando i divisori che separano la zona di guida dal resto del mezzo e lo ha preso a pungi, fra l’altro danneggiando anche la porta dell’abitacolo.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri del commissariato di San Giovanni che hanno raccolto la testimonianza dell’autista. In questo caso, avvenuto nei primi di maggio, il dipendente dell’azienda è stato medicato sul posto e i soccorritori non hanno evidenziato lesioni importanti come nell’aggressione odierna.
La violenza di quel passeggero è stata tale da bloccare la porta della cabina di guida, tanto che sono stati i vigili del fuoco a liberarlo. Poi è stato accompagnato all’ospedale San Giovanni per curare la lussazione alla spalla, con prognosi di 20 giorni.
Per quanto riguarda l’assalitore, si è dato alla fuga non appena ha sentito il suono delle sirene delle forze dell’ordine e ancora non è stato rintracciato.
La corretta gestione del Sistema Tessera Sanitaria rappresenta un aspetto fondamentale per tutti gli operatori…
Il volto di una madre che ha perso una figlia racconta spesso più di mille…
Un silenzio solenne avvolgeva le strade, rotto solo dal suono cadenzato dei passi e dal…
Ci sono momenti in cui sembra impossibile mantenere la concentrazione. La mente vaga, le distrazioni…
La stagione fredda porta con sé molte domande sulla routine quotidiana, ma c’è un gesto…
Se c'è un momento in cui tutto sembra sospeso, è quando un atleta raggiunge un…