Un incidente terribile, quello accaduto poche ore fa in Trentino-Alto Adige, nel quale è morto un uomo di 58 anni. Lo sportivo, di nazionalità straniera, si era lanciato dalla Val Trementina in Paganella, zona in provincia di Trento. Il volo, di circa 400 metri, non gli ha dato scampo. Ancora ignote, per il momento, le cause che hanno portato alla morte del base jumper: non si sa, infatti, se ciò sia da imputarsi a un malfunzionamento nel paracadute o se ad un errore in fase di discesa.
Un uomo di nazionalità inglese è morto oggi sotto gli occhi di un collega, dopo essersi lanciato da un dirupo della Val Trementina in Paganella, provincia di Trento. Come è facile intuire, il volo di circa 400 metri non ha dato possibilità di salvezza al base jumper, ritrovata a valle ormai senza vita dai soccorsi, arrivati dopo esser stati allertati dall’altro uomo presente all’incidente. Non è la prima tragedia di questo tipo che accade in zona: nel 2019, un uomo di origine norvegese aveva subito una sorte simile, dopo essersi gettato con la sua tuta alare dal Becco d’Aquila sul monte Brento. In quel caso, a causarne la morte, il non aver aperto la vela.
Un incidente terribile, quello accaduto poche ore fa in Trentino-Alto Adige, in Val Trementina. Un base jumper di nazionalità inglese di 58 anni è morto dopo essersi lanciato da un dirupo, finendo sfracellato 400 metri più sotto. Il tutto è accaduto davanti agli occhi di un suo compagno di avventura, che ovviamente non ha potuto fare nulla per impedirne la morte, ma ha subito allertato i soccorsi.
A giungere sul posto, gli uomini del soccorso alpino, che tramite l’elisoccorso sono riusciti a individuare e quindi recuperare la salma ormai senza vita del povero sportivo. Il volo gli è risultato fatale, e si è schiantato 400 metri a valle. L’elicottero dei soccorsi, utilizzando il verricello, ha portato a bordo del mezzo il cadavere dell’uomo, che ora è a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Sarà l’autopsia e i rilievi delle forze dell’ordine, a chiarire la dinamica dell’incidente e spiegare come mai l’uomo sia morto, senza che le misure di atterraggio e di sicurezza entrassero in funzione. Sulla vicenda, indagano i carabinieri di Andalo.
Il Trentino non è nuovo a incidenti di questo tipo, poiché sono molti gli appassionati di questa disciplina che raggiungono la regione da tutte le parti del mondo, attratti dalle vette e il paesaggio mozzafiato che regala il Trentino-Alto Adige.
Nel 2019, un altro base jumper di nazionalità norvegese di 47 anni aveva perso la vita, questa volta lanciandosi dalla vetta del Becco d’Aquila sul monte Brento, dopo essersi gettato con la sua tuta alare, “dimenticandosi”, tuttavia, di aprire la vela. Una leggerezza fatale, costatagli la vita, con il suo corpo recuperato a valle sul greto del fiume Sarca. Oggi quest’altra tragedia, di cui si dovranno ancora chiarire molti punti interrogativi.
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