Un giudice della Louisiana ha bloccato la nuova disposizione sull’aborto, che vieta la procedura in qualsiasi fase della gravidanza. Fino a luglio permessi gli interventi.
Pochi giorni dopo che la Corte Suprema negli USA ha preso la decisione di porre fine alla protezione costituzionale per l’aborto, molti stati nella Nazione ha preso i loro singoli provvedimenti.
La Louisiana è stato uno dei primi Stati a ripristinare il divieto all’aborto, ma in queste ore un giudice ha deciso che questo va ritirato almeno fino all’8 luglio. Ecco cosa è successo e cosa ancora sta accadendo negli Stati Uniti D’America in queste ore.
Un giudice ferma il divieto d’aborto in Louisiana: ecco cosa succederà
Ieri, lunedì 27 giugno, il tribunale federale della Louisiana ha deciso di interrompere e bloccare la legge contro l’aborto, che era stata ripristinata dopo la decisione della Corte Suprema.
Negli anni scorsi, in 13 stati come ad esempio la Louisiana e lo Utah, erano state approvate le così dette “Trigger Laws”, ovvero leggi che sarebbero entrate in vigore non appena la Corte Suprema avrebbe dichiarato la sua sentenza.
In questi giorni, infatti, queste leggi sono state ripristinate ma non tutto va come previsto. Un giudice della Louisiana ha deciso di interromperle, dopo alcune battaglia fatte da associazioni e gruppi in difesa dell’aborto.
Così, è ripartito tutto il processo di aborto voluto da migliaia di donne, che potrà avere luogo almeno fino a inizio luglio.
In quel giorno, infatti, è prevista un’udienza che metterà in gioco il destino dello stato meridionale. Almeno una delle tre cliniche per aborti dello Stato ha dichiarato che avrebbe ripreso a eseguire le procedure, proprio da oggi martedì 28 giugno.
Una sentenza che divide gli USA in due
La sentenza della Corte Suprema sulle leggi contro l’aborto ha immediatamente provocato proteste, sommosse e denunce da parte di associazioni ma anche di personalità in vista.
Questa storica ma tragica decisione ha diviso ancora una volta il Paese in due fazioni: l’America democratica, formata dagli stati delle due Coste, che si schiera contro questa anacronistica decisione, e l’America conservatrice, rappresentata dagli Stati del Sud e del Mid-West.
È proprio in questi ultimi che subito si è deciso di vietare ancora una volta l’aborto alle donne, in alcuni Stati anche dopo uno stupro o una violenza.
In tutto il Paese ora sono in atto rivoluzioni e proteste, nonché richieste ai giudici di bloccare le leggi anti aborto. Insomma, un vero e proprio caos, ancora una volta, in un mondo in cui cose del genere non dovrebbero più avere luogo.