Un mese fa, esattamente il 10 giugno, spariva nel nulla presso l’ex hotel Astor a Firenze, la piccola Kataleya Alvarez.
Un mese fa, la bambina peruviana di cinque anni viveva proprio in quello stabile insieme alla madre e al fratello e tutto sembrava essere sotto controllo.
All’improvviso la bimba è scomparsa senza lasciare tracce. La Procura sta portando avanti le indagini per sequestro a scopo di estorsione. La pista maggiormente accreditata è collegata al racket degli alloggi. La seconda che gli inquirenti non hanno voluto escludere purtroppo ha a che fare con la pedofilia.
Tra il materiale che le forze dell’ordine possono usare, soltanto un video in cui si vede la bambina che per l’ultima volta nell’ex albergo, alle ore 15:12 sale da sola le scale interne del cortile fino ad arrivare al terzo piano. Poi alle 15:13, torna giù, sempre da sola. Da quel momento in poi nessuna notizia della bimba.
La madre tornata, poco dopo dal lavoro, non la trova, chiede a tutti di lei, ma nessuno sa niente. Soltanto una donna di un alloggio vicino le racconta di un bisticcio tra bambine, che si era concluso con il rientro a casa della bimba tra le lacrime. Di lei nessun’altra notizia. La madre pensava fosse con lo zio, invece era rimasta da sola in cortile per poi scomparire pochi minuti dopo. Dalle immagini delle telecamere si vede la piccola mentre si allontana fuori dal cancello dell’hotel e poi rientra.
Subito dopo la denuncia di scomparsa, sono partite le ricerche ma al momento nessuna notizia. Potrebbe essere uscita dal cancellino su via Boccherini, ma è difficile per un bambino allontanarsi da lì a meno non sia aiutato da qualcuno. s
Intanto il 17 giugno le forze dell’ordine hanno provveduto a sgomberare l’ex hotel Astor. La famiglia di Kata, mamma, fratello e padre della piccola che intanto è uscito dal carcere, è stata spostata in un altro alloggio. 110 persone, tra cui una trentina di minori, sono state fatte uscire dalla struttura, il palazzo è stato sottoposto a sequestro preventivo. Poi è avvenuta la maxi ispezione dell’albergo vuoto. Sono stati esaminati i tombini, gli anfratti, le tubazioni, i pozzetti, i cunicoli e un sottotetto, arrivando fino alle fondamenta del palazzo. Ma della bimba, nessuna traccia.
Il 29 giugno sono avvenute delle nuove perquisizioni nei locali di una ditta e nei garage adiacenti al cortile dell’hotel a seguito della disposizione di indagini della Procura. Tutto questo è scaturito dalla visione delle immagini registrate da una telecamera di sorveglianza della ditta edile in cui si vede un furgone bianco mentre si muove a seguito di un rumore molto simile a quello di un oggetto che cade giù dall’alto.
Dopo si sente il cigolio del cancello, un motorino, il rumore del portellone del furgone aperto e poi chiuso nello stesso lasso di tempo in cui è scomparsa Kata. I genitori della bimba chiedono aiuto persino al governo per ritrovare la loro bimba.
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