Per fare spazio a un ammodernamento stradale, in attesa da anni, in Sicilia si è deciso di abbattere un ponte di origine e costruzione medievale. Le associazioni scendono in campo per poterlo difendere, ma purtroppo senza successo.
La demolizione del ponte, datato XIV secolo, è stata “resa necessaria” nel corso dei lavori per la statale Palermo-Agrigento. Vediamo di capire cosa è successo.
Questa volta sono le associazioni ad esser sul piede di guerra, in quanto non è ammissibile che, per lavori di ammodernamento che sono in corso da anni, si debba abbattere e demolire un ponte che sta in piedi da secoli. Ma purtroppo è successo.
La vicenda arriva dalla Sicilia dove il ponte “Garziolo”, risalente al XIV secolo e posto in provincia di Palermo, fra i comuni di Mezzojuso e Ciminna e che serviva per attraversare il torrente che lì scorreva, è stato abbattuto per lasciare spazio all’ammodernamento della strada statale che collega le città di Palermo ed Agrigento.
Sono state varie le segnalazioni che vedevano questo ponte in pericolo demolizione, non perché fosse in decadenza, anzi. Ma solo perché doveva lasciare spazio a qualcosa di apparentemente più utile e moderno per la circolazione.
Già nel 2014 era stato segnalato un evidente pericolo per il ponte stesso, in quanto poteva esser danneggiato o demolito per far spazio a questo altro tipo di struttura viaria. Ma con il passare del tempo, la situazione è finita nel dimenticatoio. Fino a qualche giorno fa, quando l’associazione culturale “BCSicilia” ha segnalato che la struttura medievale è stata distrutta e, per questo motivo, ha presentato una denuncia alla procura di Termini Imerese.
Questo ponte, di origine sì medievale, ad arco unico, era stato già modificato fra la fine del 1700 e l’inizio del 1800 per adattarlo anche alle nuove strutture di trasporto che si stavano evolvendo e, anche, alle nuove esigenze viarie. Era stato anche modificato per le esigenze viarie che dalla Via Messina si dirigeva verso le zone di montagna.
Il ponte ora demolito, che si trova sul torrente Azziriolo e permette il suo attraversamento, non è il solo. Un altro, di stessa epoca, è posto 500 metri più avanti. L’associazione “BCSicilia” ha ricordato, in una nota, come già nel 2014 fossero state fatte delle segnalazioni di pericolo per la possibile demolizione di questo ponte causa l’ammodernamento della strada statale.
Era stata anche inviata una nota al Nucleo tutela patrimonio culturale dei Carabinieri, all’Anas, alla Sovrintendenza di Palermo e ai sindaci dei comuni interessati dalla presenza del ponte.
Ma la risposta fu solo quella dell’Anas che assicurava che non vi erano progetti di opere vicino o che, comunque, avrebbero potuto danneggiare queste storiche strutture. Ed ora, invece, il contrario: il ponte è stato abbattuto.
A protestare è stato proprio il presidente regionale di “BCSicilia”, Lo Cascio, il quale ha dichiarato che c’è una piena e completa insensibilità verso il patrimonio culturale. Ciò che l’associazione chiede ad alta voce è che questa vicenda non passi in silenzio e non sia posta nel dimenticatoio. Una vicenda che sconcerta e della quale si attendono sviluppi.
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