Secondo i dati condivisi grazie al rapporto Eurispes-Dipartimento di pubblica sicurezza, un quarto degli italiani sarebbero disposto a comprare un’arma per proteggere la propria abitazione.
Nonostante il trend degli omicidi risulti essere in calo, continuano ad aumentare i reati tra minori insieme alle violenze sessuali. Inoltre, un quinto delle donne afferma di aver subito delle molestie
Una delle più grandi paure degli italiani sono proprio i furti in casa. Infatti, un quarto dei nostri connazionali sarebbe disposto addirittura ad acquistare un’arma così da potersi difendere. Questo è ciò che ha condiviso l’indagine “La criminalità: tra realtà e percezione” conclusa da Eurispes insieme al Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Un rapporto all’interno del quale si affronta anche il tema delle violenze sessuali le quali risultano essere in aumento al punto che una donna su cinque ha subito delle molestie.
Il 26,6% degli italiani afferma che la loro paura più grande è quella di subire un furto nella propria abitazione. Un dato giustificato anche dal fatto che i furti hanno visto una crescita del 17,3%. Secondo l’indagine, il 17,7% degli italiani hanno paura di subire un’aggressione fisica mentre mentre l’11,1% teme di essere scippato o borseggiato. Il 9,9% dei cittadini è preoccupato invece di essere vittima di furto di dati personali su internet anche se il 21,6% degli italiani afferma di essersi già trovato di fronte a questa situazione. Il 7% invece ha paura di essere truffati, di vedersi rubare la propria auto o di essere rapinato. Il 5,8% Infatti teme di subire il furto della propria auto o moto, il 4,8% ha paura di subire una violenza sessuale mentre il 2,9%, è preoccupato di essere vittima di un qualsiasi tipo di reato.
Inoltre, il 27,1% degli italiani affermano di essere intenzionati a comprare un’arma per difendersi. Il 49% di coloro che vorrebbero avere con sé un’arma afferma di utilizzare quest’ultima solo in caso di minaccia verso sè stessi o verso la propria famiglia mentre il 51% afferma di non avere intenzione di utilizzarla affatto. Per il 44,8% degli italiani le armi da fuoco sono considerate un pericolo in quanto, nel caso in cui finiscano in mani sbagliate, possono creare più danni che benefici. Invece il 19,2% afferma che sia un diritto da riservare soltanto per coloro che sono particolarmente esposti ai rischi tra cui anche i commercianti. Il 18,4% invece afferma che possedere un’arma è un ottimo modo per proteggersi dai malintenzionati.
Lo scorso anno le violenze sessuali hanno visto un aumento del 10,9%. Il 4,8% degli intervistati hanno affermato di esserne vittima. Infatti, tra i 314 omicidi, 124 hanno visto come vittima proprio una donna causando un aumento del 4%, a differenza del 2021. Centodue di loro hanno perso la vita proprio nell’ambito familiare e più della metà sono state uccise dal compagno, dal marito oppure dal fidanzato. Inoltre una persona su 10 afferma di essere stata vittima di molestie sessuali. Si tratta di un dato molto più alto nelle donne in quanto una su cinque afferma di avere subito delle molestie. Tra le molestie subite troviamo: proposte esplicite, allusioni insistenti, battute, aggressioni, abusi fisici, video o foto porno ottenuti senza consenso e Ricatti sessuali.
In base alla ricerca, ogni molestia è avvenuta all’interno di contesti eterogenei da diverse figure. Inoltre, il 21,4% sa chi è il responsabile di tale molestie mentre il 20,5% non ne è a conoscenza. Il 18,8% afferma che tali molestie provengono da un parente, il 17,9% da un collega, il 7,7% da un datore di lavoro, il 6,8% da un vicino di casa e il 6% da un superiore. Un terzo dei casi di molestie sessuali avviene proprio nel luogo di lavoro.
Lo scorso anno sono stati commessi 314 omicidi a differenza dei 304 del 2021 quindi con un aumento del 3%. L’aumento si è registrato soprattutto negli omicidi riguardo alla criminalità organizzata anche se, secondo il report, però si tratta di numeri molto diversi da quelli del 2007 hanno in cui sono stati registrati 632.
L’ultimo dato di cui gli italiani risultano essere molto preoccupanti è l’aumento dei reati che hanno commesso i minorenni nel corso degli ultimi due anni. Infatti, nel 2021 questi sono stati 30.405 mentre nel 2023 ne sono stati registrati 33.723.
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