Un ragazzo di 16 anni è morto a Bologna, schiantandosi in bici

Sono in corso le indagini per un tragico incidente a Bologna, dove un ragazzo di soli 16 anni si è schiantato mentre era in sella alla sua bici.

Ragazzo in bici
Ragazzo in bici – Nanopress.it

L’impatto è stato terribile e il minorenne, di origine egiziana, è morto sul colpo dopo essere caduto violentemente a terra ma non si hanno informazioni al momento sulla dinamica dell’incidente.

Schianto in bici, ragazzo muore a Bologna

È di poco fa la notizia di un terribile incidente a Bologna, dove un ragazzo di 16 anni è morto sul colpo dopo essere caduto dalla sua bicicletta, per cause ancora in corso di accertamento.

Stava percorrendo una strada dei colli di Bologna, quando improvvisamente è avvenuta la tragedia e i carabinieri di zona, a cui sono affidate le indagini, stanno cercando di capire se sia caduto in autonomia oppure sia coinvolto anche un veicolo che poi si è dato alla fuga.

I soccorritori sono giunti sul posto dopo alcune segnalazioni ma al momento non sono trapelati elementi utili che possiamo riportare per capire come sia andata davvero. Forse qualcuno ha visto e può aiutare le forze dell’ordine a ricostruire l’accaduto, ma ancora non possiamo dire nulla in più.

Sul posto, ovvero in via dell’Osservanza, sta lavorando la Polizia locale per i rilievi del caso.

Era un pomeriggio estivo come tanti quello di oggi per un ragazzo egiziano di 16 anni che stava passeggiando in bici per i colli bolognesi. Non sappiamo la sua identità perché ancora non è stata resa nota, sappiamo però che la sua giovane vita è stata spezzata improvvisamente, poiché è morto dopo una caduta.

Ambulanza
Ambulanza – Nanopress.it

Era affidato a una comunità di accoglienza in città. Ora gli agenti stanno ripercorrendo gli ultimi momenti del minorenne e per farlo sono partiti proprio da quel centro di accoglienza che da un po’ di anni aveva aperto le porte anche a lui. Si parla con chi lo conosceva, si cercano testimoni per capire dalle loro versioni come sia andata, si acquisiscono filmati delle telecamere di zona, insomma qualsiasi cosa per arrivare alla verità e individuare eventualmente terze persone responsabili.

Pochi giorni fa una tragedia analoga

Non abbiamo molti particolari in merito a quanto accaduto oggi e non possiamo avanzare ipotesi fin quando le forze dell’ordine non avranno acquisito più dettagli sull’incidente. Ad ogni modo, possiamo dire che il fatto è simile a quello avvenuto nella notte fra il 28 e il 29 luglio a Imperia, dove un 18enne è morto dopo essere caduto anche lui dalla bicicletta.

La criticità della situazione ha richiesto l’intervento dell’elisoccorso, che ha trasportato il giovane al centro sanitario del Savonese dove i medici hanno fatto di tutto per salvarlo ma i traumi erano troppo importanti e ieri appunto è stato constatato il decesso all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, dove era stato trasferito in un secondo momento.

Le condizioni del giovane erano apparse subito molto critiche, in particolare è stato evidenziato un trauma cranico che ha compromesso le funzioni vitali e i medici hanno parlato di morte encefalica. Ancora sono in corso accertamenti sulla dinamica della caduta, avvenuta nella frazione di Borghetto d’Arroscia.

Si chiamava Dario Ferrari e la sua morte ha sconvolto il piccolo borgo dove viveva nell’entroterra di Imperia con il papà, la mamma, la sorella Alice e il fratello Alessandro. Dario è stato ricordato con amore in post Facebook come quello pubblicato dai suoi compagni di classe e diversi sono i messaggi di cordoglio dell’intera comunità del social.

Una tragedia così terribile, ripetutasi oggi a Bologna in dinamiche ugualmente non chiare, non può che farci riflettere su quanto sia pericoloso al giorno d’oggi anche solo fare un pedalata, per diverse ragioni. Basta una distrazione, il distanziamento dalle auto non rispettato e altri mille fattori per determinare una caduta che sarà fatale.

Bicicletta a terra
Bicicletta a terra – Nanopress.it

Non sappiamo chi sia il giovane che ha perso la vita a Bologna e nell’attesa di ulteriori accertamenti, invitiamo i ragazzi – e non solo – a montare in sella a questo mezzo green con consapevolezza perché i pericoli sono dietro l’angolo e ci vuole cautela a molta attenzione.

 

 

 

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