Un ragazzo di 20 anni è caduto dal materassino nelle acque del Lago Morto di Treviso, sono in corso le ricerche dei sommozzatori.
L’incidente è avvenuto intorno alle 17 di oggi pomeriggio e subito i Vigili del fuoco si sono mobilitati per coordinare le ricerche, insieme all’elicottero Drago 149.
Un ragazzo di appena 20 anni, residente a Venezia e di origini russe, è scomparso da oggi pomeriggio nel Lago Morto di Treviso, dove si stava rilassando sopra un materassino galleggiante. Non sono chiare le dinamiche dell’incidente, forse uno dei tanti mulinelli che si formano all’interno dello specchio d’acqua trevigiano – così come accade in tutti i laghi – può averlo trascinato sul fondo. Non è la prima volta che avviene un fatto simile e in alcuni casi i corpi non vengono mai ritrovati. A volte invece gli scomparsi vengono ritrovati morti, in entrambi i casi quindi parliamo di un epilogo tragico. C’è anche una piccola percentuale dei casi in cui i protagonisti vengono trovati in vita, però non è l’ipotesi che seguono i carabinieri, soprattutto perché ormai sono passate diverse ore.
Come un oscuro presagio, il Lago Morto di Treviso potrebbe aver inghiottito nelle sue acque profonde 56 metri nel punto massimo, un ragazzo russo di 20 anni che da anni abita a Venezia e oggi ha approfittato della calura estiva per rinfrescarsi nello specchio d’acqua della val Lapisina.
Il lago si chiama in questo modo sinistro e bizzarro perché non ha immissari né emissari, quindi una ragione che non si riconduce a nulla riguardante vittime. Si tratta di uno dei maggiori laghi della provincia ma purtroppo lo scopo di questo articolo non è contemplare le bellezze del posto visitato da tanti turisti e residenti, bensì quello di riportare l’ennesima notizia della sparizione di un giovane.
È un ventenne russo di cu non si hanno più notizie dalle 17.10 circa di oggi pomeriggio. Stando alle informazioni trapelate finora, stava rilassandosi su di un materassino gonfiabile, che poi ha preso il largo probabilmente senza che lui se ne accorgesse. A un certo punto è caduto e non è più riemerso.
È quasi giunta al termine la giornata di venerdì 18 agosto e del ragazzo ancora non c’è nessuna traccia. Impegnati nelle ricerche ci sono i sommozzatori, i Vigili del fuoco di Vittorio Veneto e quelli di Venezia. Le operazioni sono supportate dall’elicottero Drago 149.
Purtroppo un tale dispiegamento di forze non ha portato ancora risultati, nonostante gli uomini siano arrivati tempestivamente sulla zona del Lago Morto dopo l’allarme, lanciato da alcuni testimoni che come il giovane si stavano godendo la giornata estiva.
La profondità del punto di ricerca subacquea è di 20 metri ma come abbiamo detto il lago arriva a misurarne più di 50 in alcuni punti, per un’ampiezza di 0,76 chilometri quadrati.
È importante tenere in considerazione un dettaglio molto importante: il Lago Morto non è balneabile proprio per la profondità e per la pericolosità delle acque. Il giovane russo dunque stava infrangendo il divieto.
In queste ore sono tanti i curiosi che si sono radunati intorno al lago trevigiano ma i carabinieri hanno provveduto a delimitare l’area per consentire ai soccorritori di svolgere al meglio le ricerche. Intanto, si passano al vaglio le informazioni reperite dai testimoni che hanno visto cosa è successo. Il ragazzo era in compagnia di alcuni conoscenti.
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