Un uomo è stato condannato per pedopornografia a Roma

Zio pedofilo condannato per aver girato un video pornografico con la nipote di soli 5 anni

Attività d'indagine
Attività d’indagine – Nanopress.it

Un 49enne romano aveva salvato nella memoria del proprio computer un totale di 1371 fotografie e 118 video pedopornografici. Aveva organizzato una vera e propria banca dati, composta da cartelle e sotto-cartelle. Il materiale era stato classificato in base all’età dei minori protagonisti e al tipo di gioco sessuale praticato, come “Zoo”, “Chabby” e “Bdsm”. E ancora “11 yo” e  “12 yo”, indicando queste “sigle” i minori di 11 e 12 anni di età.
Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Messaggero, le foto comprendevano “rapporti sessuali tra minori, anche molto piccoli“.

A scoprirlo sono state le forze dell’ordine che lo scorso marzo hanno eseguito una perquisizione domiciliare nell’abitazione dell’indagato, e subito applicato la misura cautelare dell’arresto nei confronti del pedofilo. Lunedì 24 aprile il tribunale di Roma lo ha condannato, in primo grado, a cinque anni di reclusione con l’accusa di detenzione e realizzazione di materiale pedopornografico.

In sede di perquisizione i CC hanno fatto però anche un’ulteriore sconcertante scoperta. Tra l’ingente quantità di materiale sequestrato sono state rinvenute anche diverse foto che ritraevano la nipote dell’uomo, di soli 5 anni, che è stata fotografata mentre si toglieva i propri abiti nella camera da letto.

Sempre stando a Il Messaggero, nel corso del processo l’uomo si sarebbe dichiarato pentito “Sono pentito per quello che ho fatto – dice – ma c’è stato un momento in cui sentivo di non riuscire più a controllarmi”. Ma confessa di essere stato vittima di una sorta di dipendenza “Era più forte di me – continua – volevo a tutti i costi foto nuove, video: era diventata una droga”.

Un fenomeno dilagante nella capitale

Ma quello dello zio pedofilo non è l’unico caso. Un’altra storia sta sconvolgendo Roma. Un insegnante di quarant’anni è attualmente imputato in un processo che lo vede accusato per gli stessi reati (detenzione e realizzazione di materiale pedo-pornografico). A scoprirlo, e a denunciarlo poi agli inquirenti, è stata quella che oramai è l’ex coniuge. La moglie, temendo che il marito la tradisse, era andata alla ricerca di conferme nello studio del marito. Da lì il ritrovamento di alcune chiavette usb contenenti foto e video pornografici.

Attività del Centro Nazionale per il contrasto della pedopornografia online
Attività del Centro Nazionale per il contrasto della pedopornografia online

Sempre a Roma e sempre nel corso di questo mese, un ingegnere di 57enne avrebbe molestato le sue due nipotine. Alle due minorenni avrebbe dovuto fare lezioni di matematica e fisica. Stando alla ricostruzione degli inquirenti, invece, l’uomo le avrebbe molestate e poi stuprate. L’ingegnere sarà chiamato a rispondere del reato di violenza sessuale aggravata (aggravata in quanto perpetrata nei confronti di minorenni). Da quanto risulta dagli atti della Procura, lo zio alla più piccola delle due nipoti avrebbe prima mostrato video pornografici “al fine di farle compiere con lui atti sessuali“. Con la più grande avrebbe invece tenuto un atteggiamento differente. Prima le avrebbe rivolto apprezzamenti sessuali per poi molestarla.

Impostazioni privacy