Solitamente intorno alle 5,30, quando fuori è ancora buio, un membro dello staff del campo verrà alla vostra tenda per svegliarvi e lasciarvi un thermos con del caffè caldo e qualche biscotto. Il safari in Africa, in genere, parte così.
Un paio di avvisi preliminari, forse sorprendenti:
1) come vedete, il safari non è un viaggio adatto ai dormiglioni: in savana la giornata inizia molto presto, prima dell’alba!
2) Quel caffè caldo sarà il più bel regalo della vostra vita, perché, contrariamente a quanto si pensa, in Africa non fa sempre caldo, specie di mattina.
Precisato questo, andiamo avanti col racconto di una giornata di safari.
Mezz’ora dopo vi verranno a prendere per accompagnarvi alla tenda comune, c’è quindi giusto il tempo di lavarsi velocemente e vestirsi, meglio “a cipolla” poiché non appena sorgerà il sole l’aria inizierà a scaldarsi e, nelle ore centrali della giornata, la temperatura arriverà tranquillamente a 30 gradi.
Alla tenda centrale potrete bere un altro po’ di caffè, o un the, e mangiare qualche dolcetto, mentre la vostra guida vi farà un breve briefing sulla giornata; è un momento importante poiché, oltre al programma previsto, vi saranno fornite istruzioni in merito al comportamento da tenere in safari e qualche norma di sicurezza.
Intanto le prime luci dell’alba iniziano a rischiarare il cielo, pennellate di colore che passano dal blu al viola e al rosa… uno spettacolo vero.
Alle 6,30 finalmente si sale sul fuoristrada attrezzato per il safari e si parte.
E’ impossibile descrivere l’emozione mista ad adrenalina che si prova in quel momento: l’aspettativa di vedere gli animali, senza poter prevedere cosa la savana regalerà ogni volta… la tensione è palpabile ed è incredibile come, nonostante i molti safari fatti, questa trepidazione non cessi mai.
Le prime ore del mattino offrono la migliore probabilità di osservare i grandi felini in attività prima che il sole faccia aumentare troppo la temperatura; il mattino regala anche una luce spettacolare e calda, perfetta per scattare fotografie.
I primi animali che solitamente si incontrano sono i graziosi impala che con i loro occhioni vi scruteranno mentre passate, per poi tornare a mangiare, o le zebre sempre impegnate a grattarsi contro qualche masso o a brucare mentre i maschi lottano per il controllo del proprio harem. E le mandrie di gnu impegnate nella continua ricerca di pascoli freschi.
Gli avvistamenti degli animali non sono mai garantiti ma la guida e il tracker, che sa leggere le orme degli animali sul terreno, sono esperti del loro territorio, conoscono gli spostamenti degli animali e le loro abitudini, riuscendo spesso a prevedere la loro posizione, e a garantire quasi sempre dei safari eccellenti.
A metà mattina ci si ferma in un luogo tranquillo a far colazione e sgranchirsi le gambe.
[didascalia fornitore=”altro”]Il cibo e le bevande vengono poste su una tovaglia stesa sul cofano dell’auto, in maniera un po’ spartana ma allo stesso tempo suggestiva, col silenzio interrotto solo dal canto degli uccelli o dal rumore degli zoccoli di qualche erbivoro, le impronte sulla sabbia che raccontano i movimenti notturni degli animali e il sole che inizia a far sentire il suo calore.[/didascalia]
Finita la colazione si riparte: i paesaggi continuano a cambiare e con essi anche gli animali che vi abitano, e la guida vi darà un sacco di informazioni sui mammiferi, gli uccelli e le piante, spesso ancora utilizzate dalla medicina tradizionale per curare le persone.
Solitamente si rientra al campo per il pranzo alla tenda centrale, dove scambiare informazioni sugli avvistamenti più emozionanti con gli altri ospiti.
Dopo pranzo si ha un po’ di tempo per riposarsi, guardare le foto scattate al mattino, fare un bagno in piscina o semplicemente ammirare la savana che si estende di fronte a voi a perdita d’occhio.
Nelle ore centrali della giornata c’è poco movimento in savana, il sole è troppo caldo per qualsiasi attività: i leoni dormono, i leopardi si rifugiano tra le fronde degli alberi e anche gli erbivori cercano riparo dal caldo; solo in rare occasioni, quando la temperatura non è troppo elevata, anziché tornare al campo si prosegue con il safari e si pranza all’ombra di qualche maestoso albero o in riva al fiume.
In generale però si riparte verso le 15,30, quando il sole è ancora alto ma le temperature più piacevoli spingono gli animali a essere più attivi: gli elefanti si dirigono verso il fiume o le fonti d’acqua dove bevono e fanno il bagno, le antilopi continuano instancabilmente a brucare sempre guardinghe per paura dei predatori.
La luce del sole è calda e crea ombre sempre più lunghe mentre i leoni iniziano a stiracchiarsi e a lavarsi il muso come i gatti per poi alzarsi ed iniziare a perlustrare il territorio alla ricerca di potenziali prede.
Si prosegue nella perlustrazione della savana gioendo e restando meravigliati ogni qualvolta la natura ci regala una scena emozionante come ad esempio due leoncini che giocano o un elefantino che viene allattato dalla mamma, il balzo felino di un leopardo o la corsa leggiadra di una gazzella.
Il cielo si tinge sempre più di colori caldi e intensi, dal giallo si passa all’arancione e al rosso del tramonto, regalando uno degli spettacoli più iconici del safari, di cui la vostra guida non vi priverà, fermandosi in un luogo dove, mentre si ammira il sole che scende oltre l’orizzonte, viene allestito un aperitivo improvvisato con patatine, noccioline, biltong con vino, gin tonic o birra.
[didascalia fornitore=”altro”]Si ripete la stessa magia vissuta a colazione, il silenzio, un panorama che lascia senza parole, gli ippopotami che si richiamano nel fiume e gli elefanti che fanno il bagno; vorrete che quel momento non finisca mai.[/didascalia]
Tornando verso il campo, con il sole ormai tramontato, avrete la possibilità di avvistare altre specie di animali crepuscolari o notturni; spesso la guida si avvale di una grande torcia per poterli avvistare, con la luce rossa per non disturbarli accecandoli.
Se si rientra al campo prima del tramonto, l’aperitivo si svolgerà attorno al fuoco crepitante dove si chiacchiera con gli altri ospiti del campo della giornata ma anche di viaggi e di avventure; si incontrano personaggi interessanti e a volte nascono anche delle amicizie.
La cena viene servita nella tenda centrale, la savana ormai illuminata solo dalla luce della luna e delle stelle, e nonostante l’inevitabile chiacchiericcio, in lontananza si sentono ancora i rumorosi ippopotami che a quest’ora escono dall’acqua per brucare, ma anche latrati, muggiti e gli inconfondibili ruggiti dei leoni che si chiamano per andare a caccia o i versi delle iene che comunicano tra di loro.
Dopo cena, stanchi ma felici della giornata trascorsa, farete ritorno alla vostra stanza, sempre accompagnati da un componente dello staff perché è meglio non avventurarsi nella savana da soli la notte; in lontananza sentirete i gemiti di qualche animale che, per sua sfortuna, è stato catturato da un predatore. Anche questa è la savana.
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