Il 20 febbraio scorso Martina Mucci, una ragazza di 28 anni, fu picchiata per essere poi sfregiata in volto da due uomini che indossavano un cappuccio.
In base alle indagini fatte, pare che i due furono pagati dall’ex fidanzato per aggredire la donna.
L’aggressione della ragazza
Lo scorso 20 febbraio a Prato, Martina Mucci, una ragazza di 28 anni, fu aggredita proprio sotto casa e sfregiata al volto. Questo è ciò che accade quando due uomini incappucciati la colpirono al viso con un rasoio. Inizialmente si pensò ad una rapina finita male anche se, a seguito delle indagini, si è scoperto che questo altro non è che un piano organizzato dall’ex fidanzato il quale aveva pagato i due picchiatori per vendicarsi del termine della loro relazione. Questa è la conclusione a cui è giunta la procura insieme alla squadra mobile di Prato.
Durante la giornata di lunedì 24 aprile sono state arrestate tre persone, tra cui anche l’ex fidanzato Emiliano Laurini insieme ad un buttafuori di 41 anni identificato come il mandante dell’agguato, due italiani di 19 e 21 anni tra cui uno di loro con l’accusa di aver fatto da intermediario mentre l’altro con l’accusa di aver aggredito la ragazza. Le forze dell’ordine sono ancora oggi alla ricerca del secondo aggressore.
In base a ciò che è emerso, pare che i picchiatori sono sarebbero stati “assunti” per alcune centinaia di euro. In ogni caso, si tratta di due uomini che sono già noti alle forze dell’ordine a causa di azioni violente al punto che la procura parla addirittura di “contesto delinquenziale e inquietante “. Inoltre l’arrestato avrebbe anche mostrato una grande inclinazione “alla violenza e alla gelosia patologica “sia verso l’ex fidanzata Martina che con la ragazza che frequenta attualmente, la quale il 16 aprile è stata ricoverata in ospedale a causa di una frattura scomposta di due costole.
La testimonianza di Martina
Un evento che ha molto scosso la cittadina Toscana proprio per il modus operandi che gli aggressori avevano utilizzato per ferire la ragazza la quale è stata sfregiata sopra un sopracciglio proprio come se fosse stata marchiata. Martina, in un video in cui ha mostrato a tutti i segni del suo volto pieno di lividi, ha raccontato: “Avevano un passamontagna, mi hanno spinta a terra, tirato pugni e manate alla testa. Poi ho sentito una lama sul volto. Stavano cercando di ferirmi e tagliarmi capelli, mi hanno tirato un pugno sulla bocca e spaccato i denti”.
Sin da subito Alessandro Gallo insieme alla sua squadra mobile di investigatore di Prato hanno dato inizio alle indagini risalendo alle persone che frequentava la ragazza fino all’analizzare il traffico telefonico. Dopo numerose indagini sono giunti al nome dell’ex compagno. Tutti gli altri dettagli sono stati ottenuti in seguito attraverso le intercettazioni, in particolar modo, tramite delle parole ottenute dopo aver piazzato una cimice nell’auto di Laurini: “Ieri sera l’ho scassata per bene ho dato il massimo… oddio il massimo no, però ho dato abbastanza, capelli strappati unghie. Mi verrebbe voglia di spaccare i denti anche a lei”.
Sia per l’ex fidanzato che per gli altri indagati, i reati contestati sono quelli di sfregio permanente sul volto, lesioni gravi e rapina in concorso.