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Cronaca

Una tromba d’aria a Cosenza ha scoperchiato la Prefettura e ci sono due feriti

Momenti di grande paura a Cosenza. Una tromba d’aria, oggi, accompagnata da grandine, ha scoperchiato il tetto della Prefettura, ma ha creato dei danni soprattutto alla copertura di un plesso della scuola. Il maltempo non ha lasciato in pace la provincia calabrese, nonostante le temperature siano in netta risalita rispetto a quelle di febbraio e ha portato danni, feriti e timori anche in una domenica che si preannunciava dedicata al relax e allo sport.

Le immagini della tromba d’aria di Cosenza (fonte Facebook) – Nanopress.it

Sembrava una giornata tranquilla nella provincia più a Nord della Calabria, prima che una violenta tromba d’aria si abbattesse sul centro cittadino provocando danni evidenti e due feriti. È il caso della Prefettura di Cosenza, il cui tetto, a causa del forte vento, è caduto su via Montesanto, una delle vie più centrali e identitarie della città. In seguito a quest’episodio da brividi, è stato deciso di chiudere la strada. Non è l’unico dei problemi creati nelle ultime ore, e ne sa qualcosa il plesso della scuola dell’infanzia Collodi-Dionesalvi, rimasta senza tetto. Due i feriti lievi: ecco cosa è successo.

La domenica di Cosenza è travolta da una tromba d’aria terrificante

Sembra una tipica domenica di metà marzo in Calabria e, nello specifico, a Cosenza. L’elegante provincia del Sud Italia ha un’anima tutta sua che affianca la raffinata storia del centro storico alle parti più urbane e chic della popolare Corso Mazzini. Il clima non pare neanche dei più ostici, all’ora di cornetto, cappuccino e rassegna stampa, anzi. La primavera spunta dietro l’angolo, nonostante le nuvole, e sullo sfondo il sole prova a farsi spazio illuminando le giostre, i cibi tipici e i fornelli fumanti delle massaie in grembiule e cucchiaia di legno.

Il tetto di un’abitazione in via Popilia, a Cosenza (fonte Facebook) – Nanopress.it

Le voci dei bambini, i loro scherzi, i rimproveri dei genitori e le riunioni familiari colorano i sanpietrini e le vite tra una carezza e un sorriso sincero, che poi è la filosofia che diventa identitaria, marchio di un popolo nella sua semplicità. E poi c’è il calcio, visto che alle 16:15 è in programma una sfida decisiva per il destino dei lupi contro la Spal, in un scontro frontale in scena allo stadio Marulla per restare in Serie B. La monotonia serena del fine settimana, però, è spezzata da qualcosa che in città non si vede spesso, molto più nel capoluogo di regione Catanzaro.

Il cielo si scurisce all’improvviso e dà presagi di acquazzone e comunque di eventi meteo avversi. In tanti rientrano a casa di fretta, preparandosi al peggio, altri ci restano, cambiando i loro programmi per il resto della giornata. Le nuvolacce che spuntano dal Castello Svevo e sul teatro Rendano, però, sono solo l’inizio del peggio. Gli alberi iniziano a ondeggiare in maniera terrificante tra rami rinfusi e foglie bagnate che iniziano a campeggiare sulle strade e sui corsi pedonali. La pioggia inizia a scendere copiosamente, ma è soprattutto il vento ad arrecare grossi problemi ai cittadini e alle loro attività.

Dopo pochi minuti, la situazione peggiora drasticamente, fino alla vista di una vera e proprio tromba d’aria, un po’ texana e che ha comunque il sapore di altre terre, che semina il panico anche in chi è chiuso dentro casa. In molti raccontano di aver sentito la propria abitazione sballottata e in preda alla furia del vento. Una sensazione simile a un terremoto, ma meno acuta, più continua. All’orizzonte, intanto, tutto sparisce relegando le viste piacevoli della città a una mega nube di polvere, folate e ben presto anche oggetti volanti. Come in un film horror.

Dopo diversi minuti, in cui si vedono intere famiglie tremanti dietro i vetri a verificare le condizioni meteo e i problemi nel proprio quartiere, sembra tornare parzialmente il sereno, ma inizia anche la conta dei danni. Innanzitutto quelli fisici sulle persone, visto che sono due le persone rimaste direttamente ferite, a causa della tromba d’aria. Si tratta di una mamma che, nel senso più istintivo e naturale possibile, si è immolata a proteggere il figlio, e di un finanziere. In entrambi i casi, si tratta di persone che erano andate a visitare il villaggio Coldiretti allestito a Piazza dei Bruzi e che negli ultimi giorni ha contato addirittura 300mila visite. Un evento a cui la popolazione si preparava da settimane e che è stato rovinato dalla furia imprevista del meteo. Infatti, è il villaggio stesso a riportare importanti danni, anche se già nelle prossime ore i problemi dovrebbero essere sanati.

Nel resto della città, anche in base all’urbanistica del quartiere, si perde il conto degli alberi spezzati, delle lamiere divelte e delle rotture causate anche all’interno di molte case. Nelle ultime ore, continuano a circolare sui social foto di vetri rotti, stabili scoperchiati e problemi alle autovetture, spesso schiacciate da oggetti pesanti volanti. Diversi tetti hanno ceduto su via Popilia e i semafori piazzati nei pressi del carcere sono stati abbattuti. Il caso più eclatante è comunque quello di via Montesanto dove, vicino le vie dello shopping cosentino, uno stabile è rimasto scoperchiato riversando diversi pezzi di lamiera per strada.

I vigili del fuoco sono intervenuti prontamente per tentare di riportare la situazione alla normalità e ripristinare la funzionalità della città. Il centralino dei pompieri, però, è stato subissato dalle chiamate: sono state addirittura trenta le richieste di interventi rispetto agli alberi che sono caduti in strada. Il vento ha devastato soprattutto i tetti, mentre diverse abitazioni sono oggetto di revisioni, pericolanti. Sono state anche evacuate otto famiglie e in provincia un lido è stato letteralmente spazzato via.

Franz Caruso al momento della vittoria alle comunali del 2021 – Nanopress.it

Il sindaco Franz Caruso non sta facendo mancare la sua presenza. Sui social, infatti, ha scandito un messaggio ben chiaro alla popolazione specificando anche i contorni del film tanto reale, quanto catastrofico a cui i cittadini stavano assistendo: “Sulla nostra città si è abbattuta una violenta tromba d’aria che ha provocato numerosi danni. Siamo intervenuti immediatamente per ripristinare le condizioni di sicurezza pubblica e capire l’entità dei danni“. Il tentativo del sindaco è comunque quello di rassicurare i suoi concittadini: “Sto seguendo personalmente le operazioni di soccorso. Invito tutti alla massima prudenza”. La situazione dovrà comunque essere tenuta sotto controllo nelle prossime ore:Ho deciso la chiusura della scuola di via Giulia che risulta, ad ora, la struttura pubblica maggiormente danneggiata”.

Tanti cittadini, quindi, hanno espresso i loro disagi all’interno del quartiere, alle strutture preposte e anche sui social.

Intanto, la domenica di Cosenza è fatta, come sempre, di pane e calcio. Oggi un po’ di più, visto che la squadra simbolo della città, i rossoblù di William Viali, sono impegnati in uno scontro diretta per la salvezza contro la Spal. Il caldo tifo dei lupi si è trovato tra le raffiche proprio quando stava avanzando verso l’impianto del San Vito-Marulla, ma la partita non è stata rimandata e tutti sono rimasti illesi. Quiete dopo la tempesta, quindi? Sembra proprio così. D’altronde gli imprevisti sembrano all’ordine del giorno con un clima in un continuo cambiamento, praticamente tropicale. E forse dobbiamo solo abituarci a fronteggiarlo a dovere prestando la massima attenzione a immobili e infrastrutture, ma anche all’allerta meteo che spesso in Calabria viene sottovalutata. Ma non è questo il caso.

Mariacristina Ponti

Nata nel lontano 1992, nel giorno più bello per nascere, a Cagliari. Dopo la maturità scientifica, volo a Padova e poi a Roma per studiare lettere. Nella Capitale poi rimango anche per il master in giornalismo. Tra stage a profusione, sempre nelle redazioni sportive, anche se il vero amore è sempre stato la politica, ho ancora da ritirare un tesserino da professionista.

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