Arrivano nuove vie a Grosseto, come via della Pacificazione Nazionale da cui partono le strade a Almirante e Berlinguer.
Con queste decisioni, l’assessore di Fratelli d’Italia ha affermato con orgoglio che si vuole favorire il dialogo politico ed eliminare l’odio ideologico.
Arrivano nuovi nomi importanti per le vie di Grosseto, fra cui via della Pacificazione Nazionale da dove partono rispettivamente a destra e sinistra, via Giorgio Almirante e via Enrico Berlinguer.
Con questa mossa la città celebra la volontà di portare avanti un dialogo politico abbattendo l’odio ideologico, così Fabrizio Rossi di Fratelli d’Italia, coordinatore regionale del partito ma anche assessore comunale, ha sottolineato l’iniziativa di toponomastica.
Le modifiche verranno apportate nel nuovo complesso residenziale Borgo Nuovo, alla periferia di Grosseto. A suo tempo la decisione aveva scatenato alcune polemiche, specialmente per quanto riguarda via Almirante.
Il verbale sulle nuove strade infatti è stato emanato già da un po’ di tempo e adesso quando il progetto sta per diventare realtà, l’assessore Rossi si dice molto contento:
“dare il nome di via della pacificazione nazionale per quanto riguarda la strADA CHE COLLEGHERà LARGO DELLE NAZIONI AGLI EDIFICI DI NUOVA COSTRUZIONE, è UNA SCELTA IMPORTANTE ANCHE PERCHé QUESTA VIA SI RAMIFICHERà IN VIA ALMIRANTE E BERLINGUER, DUE ESPONENTI IMPORTANTI DELLA POLITICA ITALIANA”.
L’intento è quello di abbattere l’odio ideologico, cosa che l’assessore ha evidenziato come più semplice un tempo, ricordando che lo stesso Almirante si recò alla camera ardente di Berlinguer, cosa che fece anche il partigiano Giancarlo Pajetta alla camera ardente di Almirante.
“fratelli d’italia vuole abbattere l’odio ideologico e aprire un dialogo politico, purtroppo però gli altri partiti fanno di questo il cavallo di battaglia”.
Le vie sono dedicate a Giorgio Almirante ed Enrico Berlinguer, due politici opposti nell’Italia del secolo scorso ma che si sono sempre portati grande rispetto l’uno con l’altro.
Il primo è stato un funzionario del regime fascista durante la Repubblica Sociale Italiana e anche esponente di spicco della Prima Repubblica mantenendo la sua carica di deputato dal 1948 fino alla morte nel 1988.
Berlinguer è stato molto attivo nell’antifascismo sardo e nel 1943 si iscrisse al Partito Comunista. Dopo la Seconda Guerra Mondiale fu uno degli artefici della ricostruzione della FGCI, che guidò fino al 1956.
Nel 1972 è stato eletto segretario del partito e rimase in carica fino alla scomparsa prematura nel 1984 in seguito a un ictus che lo colpì mentre teneva un comizio. Il suo ruolo fu molto importante per il movimento comunista internazionale, così come Almirante ne ebbe uno di spicco per il Movimento Sociale Italiano, che fondò nel dopoguerra.
Come Berlinguer morì per un malore, precisamente per emorragia cerebrale dopo un intervento. Almirante soprese tutto il mondo politico quando si recò alla camera ardente del segretario del Partito Comunista Italiano, Berlinguer, addirittura alcune fonti riferirono che appresa la notizia aveva pianto.
Su questo spirito di rispetto fra le forze politiche si basa la scelta toponomastica della città di Grosseto, che seppure rappresenti un granello in una spiaggia, si spera che sia un esempio che venga seguito anche da altre città.
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