La neonata abbandonata, chiamata Amelia, è stata lasciata fuori dal Pronto Soccorso da una donna ancora sconosciuta.
In Italia negli ultimi due mesi si sono verificati tre casi di neonati abbandonati dalle rispettive madri. Il terzo caso riguarda una neonata lasciata dalla madre fuori al pronto soccorso dell’Ospedale di Sesto San Giovanni.
Precedentemente, il primo caso ha coinvolto il piccolo Enea, lasciato nella culla degli esposti della Clinica Mangiagalli del Policlinico di Milano durante il giorno di Pasqua, mentre il secondo caso riguarda una bambina portata all’Ospedale Buzzi a poche ore dal parto e non riconosciuta dalla madre.
Anche in quest’ultimo episodio, il parto avrebbe avuto luogo al di fuori del contesto ospedaliero.
Neonata abbandonata nel parcheggio dell’Ospedale di Sesto San Giovanni
Ritrovata una neonata abbandonata nel parcheggio dell’Ospedale di Sesto San Giovanni.
La neonata era adagiata in una scatola di cartone. Presumibilmente, la donna che l’ha partorita, l’ha lasciata sul posto qualche ora prima.
Dopo aver avuto le necessarie cure mediche, la piccola è stata trasferita presso il Niguarda di Milano.
Cinque giorni dopo il fatto, l’amministrazione comunale di Sesto San Giovanni ha deciso di diramare la notizia.
Secondo quanto riportato, anche in questo caso, la donna avrebbe partorito al di fuori del contesto ospedaliero.
Avrebbe, poi, lasciato la piccola all’interno di una scatola di cartone in una strada interna dell’ospedale, vicina al Pronto Soccorso.
L’immediato soccorso alla neonata
La neonata ha ricevuto immediato soccorso dai medici e dagli infermieri dell’ospedale di Sesto San Giovanni, i quali hanno fornito il primo soccorso alla bambina, dopo il periodo trascorso da sola fuori dalla struttura ospedaliera.
Successivamente, il personale medico ha predisposto il trasferimento della bambina all’Ospedale Niguarda dove, attualmente, si trova, risulta versare in buone condizioni di salute, come comunicato dall’ufficio stampa del Comune di Sesto San Giovanni.
Amelia: questo il nome dato alla piccola dalle ostetriche e infermiere che se ne stanno prendendo cura.
La bambina, registrata con questo nome presso il Comune di Sesto San Giovanni, è diventata così una cittadina del luogo.
Come nel caso del piccolo Enea, che nel frattempo è stato dato in adozione con un altro nome, viene lanciato un appello alla madre affinché, se lo desidera, chieda aiuto entro dieci giorni, come previsto dalla legge.
Roberto Di Stefano, sindaco di Sesto San Giovanni, ha invitato la madre della neonata ad abbandonare l’anonimato e a contattarlo.
Il primo cittadino le ha assicurato che il Comune le fornirà sostegno finanziario se il motivo dell’abbandono è dovuto a difficoltà economiche.
Il sindaco si è impegnato a fare tutto il possibile per riunire la bambina alla madre. Ha anche sottolineato che ci sono molte organizzazioni che aiutano le famiglie in difficoltà e ha assicurato alla madre che non sarà lasciata sola.