L’Unesco ha accertato il danneggiamento o addirittura la distruzione di ben 163 beni culturali in Ucraina, a causa della guerra. Un danno enorme per il paese.
Dunque il direttore del Word Heritage Center dell’Unesco ha comunicato che dall’inizio della guerra in Ucraina, i vari attacchi russi hanno danneggiato circa 71 edifici religiosi, 12 musei, 32 edifici storici, 7 biblioteche, 17 monumenti e 24 edifici dedicati ad attività culturali.
Le cause di questi “disastri culturali” in Ucraina, sono gli attacchi indiscriminati e molto violenti attuati dalla Russia all’interno del paese.
Durante la riunione del Consiglio di sicurezza dell’ONU, intitolata proprio “Distruzione del patrimonio culturale a seguito dell’aggressione russa contro l’Ucraina” e sostenuta da ben 38 stati, il direttore del Word Heritage Center, Lazar Assomo ha reso pubblico il report che testimonia il danneggiamento di ben 163 beni culturali ucraini.
Le zone maggiormente esposte a questi danni di beni culturali sono, Kharkiv e Donetsk con circa il 53% di elementi danneggiati. Anche a Kiev è stato riportato il danneggiamento di circa 26 beni, di cui il 40% si identificano in edifici religiosi.
Lazar Assomo ha poi affermato:
“Lasciatemi sottolineare, che la guerra colpisce non solo il patrimonio materiale, ma anche l’intero settore culturale dell’Ucraina”.
Aggiungendo poi che l’intera situazione in generale e lo sfollamento della popolazione in particolare, minaccia la sopravvivenza dell’intera vita culturale dell’Ucraina.
Infine Assomo aggiunge che l’Unesco lavorerà a stretto contatto con l’Ucraina, al fine di ristrutturare e dunque tentare di ricostruire il bellissimo patrimonio culturale del paese.
Questo report dell’Unesco è molto triste, perché i beni culturali a differenza di un edificio, una volta rasi al suolo, non potranno essere riportati indietro. Sancendo dunque la perdita di una ricchezza inestimabile per la storia di quel paese.
Anche il nostro paese si è attivato per tutelare la comunità artistica e culturale ucraina, oltre che i beni materiali del paese. Infatti il governo ha stanziato circa 2 milioni di euro per permettere ad associazioni culturali italiane di creare degli alloggi adeguati ad ospitare tutti gli artisti ucraini fuggiti dalla guerra.
Inoltre è stato firmato un decreto volto al potenziamento dei Caschi Blu della cultura, cioè una task force che contribuisce ad intervenire a fianco dei singoli stati, nell’ambito di situazioni bellicose. L’intento è quello di tutelare i beni culturali messi in pericolo da guerre o da situazioni di calamità.
Queste iniziative sono di fondamentale importanza in vista del fatto che l’identità di un paese dipende anche dalla sua storia, dal suo patrimonio culturale e dai beni artistici che caratterizzano quel paese.
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