L’Unesco lancia un ultimatum all’Italia: stop alle Grandi Navi in Laguna o Venezia sarà fuori dal patrimonio dell’umanità. L’appello dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura arriva da Istanbul dove, nel corso della 40esima sessione della Commissione per i siti protetti, è stata chiesta una relazione dettagliata all’Italia, da presentare entro il 1° febbraio 2017, sullo stato di conservazione del sito lagunare. Allo stesso tempo, è stato richiesto lo stop ‘di qualsiasi nuovo progetto infrastrutturale‘ nonché ‘la proibizione alle Grandi Navi passeggeri e commerciali di entrare in Laguna’.
L’appello che l’Unesco ha lanciato all’Italia sembra non ammettere repliche: o Venezia prende provvedimenti sul passaggio in Laguna delle Grandi Navi da crociera – pratica più volte denunciata, considerata la ‘violenza‘ che questi colossi del mare compiono passando vicino alla terraferma – o uno dei siti più famosi e amati del mondo sarà fuori dal patrimonio dell’umanità. Durante l’assemblea del World Heritage Committee, infatti, la Commissione che gestisce i siti patrimonio dell’Unesco ha espresso forte disappunto circa la mancanza di tutela, da parte del governo italiano, nei confronti di una zona particolarmente delicata come la Laguna di Venezia: tutti d’accordo i 21 Stati membri dell’organizzazione, che hanno votato all’unanimità il documento presentato.
L’Italia, dunque, deve correre ai ripari, altrimenti Venezia rischia l’iscrizione, al pari di zone di guerra come Aleppo e Palmira, nella cosiddetta ‘danger list‘ . Ciò che l’Unesco chiede al governo italiano è l’emanazione di un documento specifico che proibisca alle Grandi Navi da crociera di entrare in laguna, limitando la velocità del traffico acqueo (non solo alle navi ma anche agli scafi e ad altri tipi di imbarcazione) e sviluppando un progetto efficace che possa promuovere il turismo sostenibile.
LEGGI ANCHE: ‘MOSTRI A VENEZIA’, DI GIANNI BERENGO GARDIN
La questione delle Grandi Navi che passano lambendo la terraferma è stata più volte sollevata nel corso degli ultimi anni, non solo per l’inutilità (e la pericolosità) dei cosiddetti ‘inchini‘, quanto per l’inquinamento e per i danni alle fondamenta che queste mastodontiche imbarcazioni provocano alla città. ‘Venezia è un gioiello e come tutti i gioielli va preservata’, ha commentato il rappresentante del Perù nel corso della sessione Unesco a Istanbul, ma ‘mancano strategie di lungo respiro per affrontare il turismo di massa e altre questioni aperte’. ‘Non possiamo più dare tempo all’Italia, è stato il commento, più severo, del Libano, ‘i rischi sono sotto gli occhi di tutti e bisogna agire‘. Un impegno che da parte sua l’Italia ha promesso di mantenere, per evitare che un luogo unico al mondo come la città di Venezia rischi miseramente di perire.
La corretta gestione del Sistema Tessera Sanitaria rappresenta un aspetto fondamentale per tutti gli operatori…
Il volto di una madre che ha perso una figlia racconta spesso più di mille…
Un silenzio solenne avvolgeva le strade, rotto solo dal suono cadenzato dei passi e dal…
Ci sono momenti in cui sembra impossibile mantenere la concentrazione. La mente vaga, le distrazioni…
La stagione fredda porta con sé molte domande sulla routine quotidiana, ma c’è un gesto…
Se c'è un momento in cui tutto sembra sospeso, è quando un atleta raggiunge un…