Secondo i nuovi dati UNICEF, nel 2021 sono deceduti 5 milioni di bambini al di sotto dei 5 anni. Sono 2,1 milioni i giovani morti sotto i 24 anni.
Il 2021 è stato l’anno in cui sono morti 5 milioni di bambini al di sotto dei 5 anni. Un triste dato che emerge dall’ultima rilevazione effettuata da Unicef, nella quale emerge anche che sono 2,1 milioni i giovani deceduti al di sotto dei 24 anni. Il Covid-19, dunque, avrà delle conseguenze anche in futuro, per quel che concerne la sopravvivenza e non sulla mortalità infantile, nello specifico.
Nel 2021 sono morti 5 milioni di bambini sotto i cinque anni d’età, secondo i dati comunicati da Unicef.
Il Covid ha avuto un ruolo in questa situazione, anche se non è andato a incrementare, nello specifico, la mortalità infantile, bensì a diminuire e influenzare le possibilità di sopravvivenza sul lungo termine. Bisogna considerare, inoltre, anche un altro dato: quello dei bambini nati già morti.
Il rapporto Levels & Trends in Child Mortality-Report 2021, che ci illustra tale scenario, afferma, inoltre, che sono 2,1 milioni i bambini e i giovani, sotto i 24 anni di ettà, che sono deceduti nel corso del 2021.
Facendo un rapido calcolo, dunque, a morire sono stati un bambino o giovane, sotto i 24 anni, ogni quattro secondi e mezzo.
Nel medesimo periodo, sono ben 1,9 milioni i bambini che sono venuti al mondo privi di vita, secondo quanto rivelato dal rapporto Never Forgotten The situation of stillbirth around the globe. Secondo l’Unicef, tali decessi potevano essere evitati semplicemente garantendo assistenza sanitaria e accesso alle cure, in maniera equa, sia per le madri che per i rispettivi figli.
Dal rapporto, però, non emergono solo dati negativi. Si stima, infatti, un calo della mortalità infantile, a livello globale, del 50% per quanto riguarda i bambini sotto i cinque anni di età, a partire dal 2000. Diminuito, del 36%, anche il tasso di mortalità nei bambini dai 5 anni in su e nei giovani under 24, mentre il tasso di mortalità neonatale è sceso del 35%.
Ciò deriva dal fatto che, nel corso del tempo, sono stati stanziati maggiori fondi per il sistema sanitario e, nello specifico, per i giovani, i bambini e le donne.
La pandemia di Coronavirus non ha inciso sull’incremento della mortalità infantile, ma – sicuramente – ha avuto un ruolo importane per quel che concerne la sopravvivenza futura delle fasce più giovani della popolazione mondiale, visto che ha creato diversi disagio per quel che concerne l’accesso all’assistenza sanitaria e al programma vaccinale.
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