L’ex ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, è stato cooptato dal Cda come presidente designato di UniCredit. A renderlo noto è stato l’amministratore delegato del gruppo bancario, Jean Pierre Mustier, che in una nota esprime anche la sua “massima soddisfazione” per la decisione presa.
La nomina a presidente per il mandato 2021-2023 sarà resa effettiva però solo la prossima primavera, quando verrà rinnovato il board. Momento in cui Padoan, attualmente deputato Pd, prenderà il posto di Cesare Bisoni, al vertice da agosto 2019, dopo la scomparsa di Fabrizio Saccomanni. Sarà il secondo ex ministro del Tesoro a diventare presidente dell’istituto dopo Saccomanni.
“Sono molto grato al Presidente Cesare Bisoni e all’intero consiglio di amministrazione di Unicredit per la fiducia che ripone in me in questo momento cruciale per l’Italia e per l’Europa”, ha dichiarato Padoan stesso.
Tra il 2001 e il 2005, Pier Carlo Padoan è stato direttore esecutivo italiano al Fondo Monetario Internazionale, prima ancora fu consigliere all’Economia dei presidenti del Consiglio Massimo D’Alema e Giuliano Amato. Già vice segretario generale dell’Ocse, avrebbe dovuto assumere la presidenza dell’Istat, ma non si finalizzò perché venne nominato ministro nel febbraio 2014.
Attualmente Padoan è parlamentare del Partito democratico, grazie alla chiamata dell’allora Matteo Renzi, che lo volle al suo fianco al dicastero per l’Economia. Con l’arrivo di Paolo Gentiloni mantenne il suo ruolo a Palazzo Chigi.
Attualmente impegnato in aula sul tema del Recovery plan, Padoan ha già annunciato la sua volontà di dimettersi dalla carica di deputato nel momento in cui ci sarà il passaggio di consegne in UniCredit. Proprio “gli importanti ruoli pubblici ricoperti in Italia saranno di grande utilità per il gruppo”, ha dichiarato Mustier, spiegando poi che Padoan “resterà in carica come consigliere fino all’assemblea chiamata ad approvare il bilancio di esercizio 2020 e a rinnovare l’intero Consiglio di Amministrazione”.
Il presidente designato, infatti, prende il posto di Elena Zambon nel Cda UniCredit, costretta a dimettersi “a seguito di improrogabili impegni professionali”.
L’ex ministro non ha quindi una diretta esperienza nel settore bancario, ma è stato uno dei protagonisti durante il crollo delle banche venete e la crisi del Monte dei Paschi di Siena.
Proprio per quest’ultima, la nomina di Padoan potrebbe giocare un ruolo fondamentale in Italia. Al crollo della banca più antica del mondo, il Tesoro si era impegnato con la Ue a rinunciare al ruolo di azionista entro il 2021, anche a costo di non rifondere i 6 miliardi investiti nell’operazione di salvataggio.
Fu proprio il deputato Pd, già eletto nel collegio di Siena, nel 2017 ad avviare un dialogo con la commissaria Ue Margrethe Vestager per la “ricapitalizzazione precauzionale” del Montepaschi.
Padoan fu anche fautore del rapporto tra Popolare di Vicenza e Veneto Banca con IntesaSanpaolo, al quale forse fa riferimento l’ad di UniCredit Mustier quando parla della grande esperienza dell’economista, soprattutto ora che l’istituto si appresta ad affrontare un’operazione sistemica.
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