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Unione Europea accusa Google di violazione dell’antitrust

L’Unione Europea accusa Google di aver abusato della propria posizione nell’imporre restrizioni ai costruttori di apparecchi con sistema Android e agli operatori di rete mobile. La Commissione ritiene in oltre che Google sia dominante nei mercati dei servizi di ricerca generale su Internet, dei sistemi operativi per gli apparecchi mobili che si possono dare in licenza e negli app stores del sistema operativo mobile Android. L’azienda potrebbe pagare una multa pari al 10% del fatturato annuale: 7,4 miliardi di Euro.

Quella inviata aI colosso di Mountain View è, come precisato dalla commissaria alla Concorrenza Margrethe Vestager, una comunicazione ‘preliminare’ da parte della Commissione che ritiene Google ‘colpevole’ di aver violato le regole antitrust europee. Tecnicamente la Commissione ha inviato a Google una comunicazione degli addebiti (statement of objections) riguardo al sistema operativo Android e alle sue applicazioni. Un procedimento aperto nell’aprile dello scorso anno e su cui ancora non è stata posta la parola ‘fine’. Rafforzando la propria posizione nelle ricerche su internet – Google Search è preinstallato e impostato come il motore di ricerca di base, o addirittura come quello esclusivo, nella maggior parte degli apparecchi venduti in Europa che utilizzano il sistema operativo Android – il colosso di Mountain View avrebbe precluso ai competitor la possibilità di accedere al mercato procurando così anche un danno ai consumatori.
Intanto Google risponde alle accuse: “Android è un modello di innovazione aperta” il colosso intende dimostrare che “è un bene per la concorrenza ed è un bene per i consumatori” è quanto scrive sul blog europeo di Google Kent Walker, Senior Vice President & General Counsel del motore di ricerca.
“Prendiamo seriamente le preoccupazioni espresse dalla Ue, tuttavia – prosegue Walker – crediamo che il nostro modello di business permetta ai produttori di mantenere costi bassi e una elevata flessibilità, consentendo ai consumatori di avere un controllo senza precedenti sui propri dispositivi mobili”. Ma il sistema è
basato “su un software open source e sull’innovazione aperta. Saremo felici di lavorare con la Commissione Europea per dimostrare che Android è un bene per la concorrenza ed è un bene per i consumatori”, afferma ancora il manager. Walker ha ricordato di aver introdotto Android nel 2007: “Android è diventato un motore di innovazione per i software e gli hardware mobili. Ha consentito a centinaia di produttori di costruire eccellenti telefoni, tablet e altri dispositivi ancora. Ha permesso a sviluppatori di ogni dimensione – dice ancora Walker – di raggiungere facilmente un vasto pubblico. Il risultato? Gli utenti possono beneficiare di una scelta straordinaria di app e di dispositivi a prezzi sempre più bassi”.

Chiara Podano

Chiara Podano è stata collaboratrice di Nanopress dal 2016 al 2019, occupandosi principalmente di spettacoli, televisione, gossip, celebrities.

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