Unione Italiana Consumatori: ‘Fate attenzione a queste banche’

Arriva da Bankitalia la notizia del calo dei prestiti delle banche nel mese di aprile. Dal 9 marzo scorso la BCE sta immettendo liquidità nel sistema grazie al “quantitative easing“, ovvero una delle modalità con cui avviene la creazione di moneta da parte di un Istituto di credito e la sua iniezione nel sistema finanziario ed economico, ma nonostante questo la tendenza pare sia proprio quella di tenere i soldi per sé.

L’Unione Nazionale Consumatori sta ricevendo sempre più segnalazioni dopo che la Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca hanno operato due grandi svalutazioni delle azioni: da 62,50 a 48 euro (-23,20%) e da 39,50 a 30,50 euro (-22,80%) la seconda.

La colpa pare sia da attribuire ai bilanci chiusi con gravi perdite ma alcuni risparmiatori riportano di essere stati letteralmente forzati dalle suddette banche ad acquistare le loro azioni pur di ottenere un mutuo o un affidamento, mentre altri lamentano di non aver ricevuto alcuna informazione sul fatto che si trattasse di titoli illiquidi e che, al momento del bisogno, non li avrebbero proprio potuti rivendere.

Questo fatto genera stupore, dal momento in cui tutti i risparmiatori coinvolti riportano di essere stati sollecitati dai funzionari dei due Istituti bancari ad acquistare, venendo inoltre rassicurati sulla bontà dell’investimento proposto, secondo le dichiarazioni di Valentina Greco, legale dell’Unione Nazionale Consumatori.

L’unica “via di fuga” potrebbe quindi essere l’appoggiarsi a un legale per emettere un atto di diffida alle banche in questione al fine di costituirle in mora, chiedere un rimborso dell’investimento e la documentazione che per legge avrebbero dovuto consegnarci nel momento in cui abbiamo scelto di avvalerci dei loro servizi di investimento.

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