La comunità gay torna a manifestare in piazza del Popolo a Roma sotto lo slogan ”Ora diritti alla meta”. L’appello per essere presenti il 5 marzo 2016 nella Capitale è stato sottoscritto da una quarantina di associazioni, a partire da Arcigay per finire alle Famiglie Arcobaleno. L’appuntamento, a pochi giorni dal sì sulle unioni civili, è stato condiviso anche sui social, ma dopo l’esperienza dello scorso 23 gennaio, quando 100 piazze italiane furono invase dalle bandiere arcobaleno, in molti temono che questa nuova mobilitazione sia a rischio flop.
L’appuntamento a Roma è per il 5 marzo 2016, ore 15:00 in Piazza del Popolo. Sono almeno trenta i pullman attualmente prenotati da tutta Italia (Napoli, Firenze – Prato, Perugia, Arezzo – Siena, Boario Terme – Brescia – Cremona, Isernia, Pisa, Udine – Trieste – Palmanova, Trento, Livorno, Salerno, Bologna, Torino – Asti – Alessandria, Foggia, Piacenza – Parma – Reggio Emilia – Modena). Inoltre, per raggiungere Roma, Arcigay ha attivato una promozione con ItaloTreno. Info sul sito a questo link
La comunità gay torna dunque in piazza a pochi giorni dall’approvazione in Senato del maxiemendamento sostitutivo del testo del ddl sulle unioni civili che di fatto ha cancellato il capitolo sull’adozione del figlio del partner. A parlare della mobilitazione indetta per sabato è anche Imma Battaglia (DìgayProject e Gayvillage) che non lesina le critiche: ”Questo appuntamento serve per ribadire che questa legge non ci rappresenta. Crediamo nell’uguaglianza totale e dobbiamo partire da questa piazza per rivendicare i nostri diritti. Il testo che è passato al Senato ha goduto dell’appoggio di Verdini ed Ncd e anche per questo crediamo che si debba andare avanti su un’altra strada”.
Sulla pagina Facebook dell’evento, intanto, iniziano ad arrivare le prime adesioni VIP, come quella di Carmen Consoli:
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"Io credo che l'amore sia il legame più forte, quello che trasforma una relazione tra persone in una famiglia.Che…
Pubblicato da Carmen Consoli su Giovedì 3 marzo 2016
”La paura che la piazza non si riempia c’è – ammettono gli organizzatori, tra i quali Aurelio Mancuso, responsabile di Equality Italia che si occupa anche di diritti per il Pd Roma – anche perché molto dipenderà dal meteo. Però siamo ottimisti, dobbiamo cercare di essere uniti, ora più che mai”.
Il circolo di cultura omosessuale Mario Mieli ha postato su Facebook questo messaggio: ”Una legge non c’era e ora c’è. Il Parlamento doveva farla perché l’Italia è stata sanzionata dalla Corte Europea per non avere ancora adottato una legge che garantiva i diritti delle coppie omosessuali. Un passo dovuto. Che ha tuttavia lasciato fuori il tema dei diritti dei nostri bambini, dell’uguaglianza dei progetti di vita, dell’omogenitorialità. La legge si farà e nessuno ne chiede il ritiro. Comprendiamo la soddisfazione di molti per questo risultato ma festeggiare dopo lo strappo che è stato compiuto pare davvero insostenibile…” […] ”La manifestazione del 5 marzo è per unire e non per dividere. Siamo tutti e tutte uniti nel rivendicare uguaglianza di diritti, ma anche per celebrare noi stessi, le nostre battaglie, le nostre vite e il nostro orgoglio. Insieme a tutti coloro che credono in un paese laico e civile”.
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Comunicato delle associazioni che promuovono la manifestazione: tutti insieme il 5 marzo! ——–"Una legge non c'era…
Pubblicato da Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli su Sabato 27 febbraio 2016
In definitiva, il Movimento Lgbti ha già lanciato la sfida al governo Renzi e alla sua opposizione e si impegnerà a far sì che ”i partiti responsabili di questa incredibile débacle dei diritti paghino caro, anzi carissimo in termini di consensi, la loro incapacità di dare a questo Paese una legge che sia all’altezza della sua Costituzione”.
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