Una giovane universitaria di appena 21 anni è stata trovata morta negli alloggi studenteschi a Perugia. Ignote per ora le cause del suo decesso. A trovarla è stato un suo conoscente, che ha poi avvisato le forze dell’ordine. La scoperta è avvenuta la scorsa notte e sul caso investiga la Polizia locale. Il corpo della ragazza è ora all’obitorio, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
Una ragazza universitaria italiana di soli 21 anni è stata ritrovata morta all’interno degli alloggi dell’università di Perugia. A fare la triste scoperta, un suo conoscente, che scoperto il corpo senza vita, ha chiamato immediatamente il Numero unico di emergenza. Ad intervenire, oltre alla Polizia di Stato, anche il medico legale e il Pubblico Ministero. Dai primi esami, pare che non ci siano segni di violenza sul cadavere, ma sarà l’autopsia a rivelare le cause esatte del decesso.
A fare la triste scoperta stanotte un conoscente della giovane, su richiesta della fidanzata, sua amica, che da un giorno non riusciva a mettersi in contatto con lei. Per poter entrare il ragazzo ha dovuto forzare la porta, ed è stato in quel momento che si è accorto del corpo privo di vita. A quel punto ha contattato il Numero unico di emergenza, avvisando dell’accaduto.
Gli agenti di polizia e i soccorsi giunti negli alloggi studenteschi di corso Giuseppe Garibaldi a Perugia non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Si tratterebbe di una giovane di nazionalità italiana di appena 21 anni. Stando ai primi riscontri, il suo corpo non presenterebbe segni di violenza, che farebbero escludere, quindi, una morte violenta.
Ora la salma si trova all’obitorio comunale, come indicato dal pubblico ministero, e verrà sottoposta ad esame autoptico per chiarire le cause del decesso, avvenuto un giorno fa, stando alle prime informazioni. Si tratta di una morte di un’universitaria che torna a colpire la città di Perugia, dopo quella tristemente nota nel 2007 di Meredith Kercher.
La morte della studentessa di 21 anni a Perugia richiama alla mente quella di Meredith Kercher, uccisa il 1° novembre 2007. La ragazza era una studentessa inglese che seguiva l’Erasmus all’università perugina.
Il corpo venne ritrovato nella sua camera da letto, con la gola tagliata, nella casa che condivideva con altri studenti. In primo grado, ad essere condannati per concorso in omicidio, oltre a Rudy Guede, anche Raffaele Sollecito e Amanda Knox.
I due ragazzi, che all’epoca avevano una relazione, nel 2015, tuttavia, sono stati ritenuti innocenti dalla Corte di Cassazione, che ha annullato di fatto le altre sentenze. Amanda, cittadina americana, è tornata in patria, anche se molti continuano a nutrire dei dubbi sulla sua persona.
La morte della studentessa di 21 anni, richiama per alcuni aspetti la triste vicenda della ragazza britannica, e solo l’autopsia potrà chiarire le cause del decesso, per ora ancora avvolto nel mistero. Dettagli che potranno fugare i dubbi su un’eventuale morte sospetta.
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