Si festeggia per la vittoria di Elly Schlein ma allo stesso tempo una dolorosa morte ha interessato uno scrutatore di Reggio Calabria.
È stata proprio la nuova segretaria del Pd a diffondere la sua storia e porgere le condoglianze alla famiglia.
Alla chiusura della campagna politica che ha visto il trionfo di Elly Schlein come segretaria del Pd, è arrivato anche un momento molto triste. La vittoria infatti è stata accompagnata dalla notizia per infarto, di uno scrutatore durante lo spoglio delle schede.
Si chiamava Daniele Nucera e stava lavorando nel seggio di Condofuri, in provincia di Reggio Calabria. In merito a questa vicenda è accaduta una cosa umana che raramente vediamo, la Schlein infatti ha saputo la notizia e ha espresso il proprio cordoglio per i familiari del ragazzo.
Durante il suo primo intervento dopo il successo ottenuto al ballottaggio, la neosegretaria ha ricordato Daniele, morto prematuramente per infarto, e lo ha fatto anche sui social stringendosi al dolore dei familiari.
“Ci stringiamo alla famiglia di daniele nucera che si è spento mentre svolgeva le sue funzioni di scrutatore in un seggio di reggio calabria”
queste le parole di Letta, segretario uscente del Pd che si è unito al cordoglio della vincitrice delle primarie.
Seguendo le orme della Schlein anche altre personalità politiche hanno ricordato il ragazzo, come la presidente del Comitato costituente del Pd, Silvia Roggiani, vertici del Pd di Reggio Calabria e della provincia.
L’intero Pd reggino si è stretto al dolore per la morte di un giovane ragazzo e la famiglia ha molto apprezzato questo interessamento, prova di umanità aldilà delle diatribe per accaparrarsi l’ambito posto si vertici del partito.
Dopo aver vinto le elezioni la Schlein ha delineato il suo programma, riassumendolo nei punti cardine di lavoro, sanità e salario minimo, sottolineando che daranno filo da torcere alla Meloni, formando opposizione nel Paese e nel Parlamento.
“Il pd è vivo ed è pronto a rinascere. insieme abbiamo fatto una rivoluzione, ce l’abbiamo fatta”.
Durante minuti interminabili di applausi per la vittoria della candidata, quest’ultima ha ringraziato immensamente i suoi elettori e anche quelli degli oppositori, considerandoli come tasselli di un’Italia unita.
Fra i passaggi più importanti c’è stato inizialmente un grande ringraziamento per la fiducia accordata, che apre un varco con i cittadini in modo che non siano più sospettosi per quanto riguarda la politica.
Il mandato ha lo scopo di cambiare volti, metodo e visione con una linea chiara che mette al centro il contrasto delle disuguaglianze me anche l’importante tema del lavoro precario, per trasformarlo in dignitoso perché sotto una determinata soglia di salario e condizioni, non è lavoro ma sfruttamento.
Questa affermazione ha chiaramente suscitato l’entusiasmo e nuovi applausi da parte degli ascoltatori al primo discorso della Schlein, che poi ha proseguito ringraziando Bonaccini e complimentandosi per il risultato e per il confronto maturo e rispettoso di questi giorni.
Ancora, si è soffermata sull’emergenza climatica, sostenendo l’importanza di preservare le risorse che il pianeta è in grado di generare autonomamente.
“parte da noi ricostruire la credibilità che nel tempo si è spezzata, il popolo ha risposto alla nostra chiamata affidandoci una responsabilità importante, non tradiremo la fiducia”.
È proprio “Parte da Noi” è lo slogan della nuova era di Elly Schlein, che non ha mancato di parlare del discorso lavoro anche chiamando in causa le altre forze di opposizione, per fare un lavoro congiunto che già si sta delineando con passi importanti come l’innalzamento dei salari minimi e l’abolizione degli stage gratuiti.
Nel suo intervento infine, ha parlato della crisi pandemica che ha messo a dura prova il popolo, ora è tempo di rialzarsi e aprire un varco, una buona comunicazione perché la crisi c’è stata anche dal punto di vista politico e bisogna rimarginare le ferite.
A chiudere, un ricordo verso il giornalista definito colui che ha condiviso il sogno di un’Europa federale, Antonio Megalizzi, ucciso in un attentato a Strasburgo del 2018.
“è il nostro momento, lo avevamo detto quando ancora nessuno ci credeva ma cel’abbiamo fatta e anche questa volta non ci hanno visti arrivare”.
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