Da uno studio condotto sulle emissioni di gas serra è stato rivelato che siamo ai massimi storici, non si sono mai registrati questi dati fino ad ora. Un record negativo che sta impattando gravemente sul riscaldamento globale.
Le emissioni crescono ogni anno e non c’è più tempo per aspettare, bisogna agire ora prima che la situazioni si aggravi ulteriormente, per questo è necessario sviluppare sistemi che siano in grado di fornire dati più velocemente.
Secondo uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Leeds, e che è stato diffuso sulla rivista Earth System Science Data, attualmente le emissioni di gas serra si trovano ai massimi storici.
A causa di questo record negativo si sta verificando un riscaldamento globale mai visto prima sul nostro Pianeta.
In media il riscaldamento causato dall’uomo è di 1,14 C negli ultimi 10 anni, anche se ogni anno viene emesso un nuovo livello record di gas serra che è pari a 54 miliardi di tonnellate di anidride carbonica.
Il budget del carbonio rimanente, ossia la quantità di anidride carbonica che si può emettere per avere una probabilità superiore al 50% di poter contenere il riscaldamento globale entro 1,5 C è andato a dimezzarsi negli ultimi tre anni.
In materia la fonte più autorevole da prendere in considerazione quando si vuole avere informazioni scientifiche sull’attuale stato del clima è il Gruppo IPCC, ossia il Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite.
Per ottenere però le loro valutazioni serve molto tempo, infatti impiegano circa 5/10 anni e ciò inevitabilmente crea una lacuna informativa in un periodo storico come questo in cui gli indicatori climatici cambiano molto velocemente.
Piers Forster, che è il coordinatore del progetto chiamato Indicators of Global Climate Change ed anche diretto presso il Priestley Center for Climate Futures di Leeds, ha espresso alcune dichiarazioni sul tema in questione.
Secondo Forster questo per il mondo è un decennio critico se si parla di cambiamento climatico perché i tassi di riscaldamento a lungo termine sono arrivati ai massimi storici, questo perché c’è stata una forte emissione di gas serra che ha superato ogni livello fino ad ora registrato.
Le decisioni perciò che si prenderanno da qui in avanti avranno un’importante influenza sui cambiamenti futuri tra cui l’aumento delle temperature, il grado e la gravità degli impatti che questo comporterà.
Bisogna perciò agire in fretta perché non c’è più tempo, ed è necessario farlo cambiando non solo le politiche ma anche gli approcci messi in campo per contrastare il cambiamento climatico.
È necessario ad esempio ottenere informazioni e valutazioni costantemente aggiornate e veritiere.
Gli scienziati che si sono occupati di eseguire questi ultimi studi hanno verificato che sono stati modificati gli indicatori chiave all’interno dei rapporti che vengono realizzati dal Sixth Assessment Working Group 1 che appartiene all’IPCC.
Secondo quanto riportato nei dati l’aumento delle temperature che è stato causato dall’intervento umano, nella maggior parte dei casi la causa è da riscontrare nella combustione di combustibili fossili, ha raggiunto una media di 1,14C tra il 2013 e il 2022.
Un aumento pari a 1,07 C che si è verificato tra il 2010 e il 2019. Il riscaldamento che causa l’uomo aumenta d un ritmo di 0,2 C per ogni decennio.
L’obiettivo del progetto promosso da Forster è quello di permettere la realizzazione di misure urgenti per svolgere un importante lavoro, avendo a disposizione sempre dati aggiornati.
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