Una proposta abbastanza interessante è quella avanzata da Intesa Sanpaolo la quale ha pensato di aggiungere un’ora di lavoro in più al giorno così che ci potesse essere un giorno extra di riposo settimanale.
E questa è l’idea che Intesa Sanpaolo ha avanzato ai suoi dipendenti proponendo così la possibilità di avere una settimana di lavoro più corta. Una proposta che non prevede nessuna variazione di stipendio.
Per cercare di migliorare la qualità del lavoro, Intesa Sanpaolo ha pensato di fare una proposta, ossia quella di lavorare un’ora in più al giorno così che gli impiegati potessero avere un giorno extra da dedicare alla propria famiglia oppure ad altre attività private.
In base a questo progetto la settimana andrà quindi ad accorciarsi passando da 37 ore e mezza di lavoro a 36.
In questo modo va ad allungarsi ulteriormente il tempo libero degli impiegati che potranno avere più tempo per caricare le batterie in vista di una nuova settimana lavorativa.
Una proposta che però non ha vantaggi soltanto per gli impiegati ma anche per la stessa banca in quanto, se questo progetto andrà a termine, l’edificio potrà risparmiare anche dal punto di vista economico.
Per Intesa Sanpaolo avere l’ufficio con un personale ridotto è un qualcosa che gli porta anche a risparmiare sulla corrente elettrica.
Una decisione non di poco conto visto che ci troviamo in un periodo di grandissima crisi.
Ed è proprio per cercare di far fronte a questa situazione che la banca ha deciso di modificare gli orari di lavoro così da dare un netto taglio ai consumi.
A questa decisione si va ad aggiungere, almeno in teoria, una migliore qualità della vita degli impiegati. Per Intesa Sanpaolo è molto importante che gli impiegati non si sentano oppressi ma che vivano questo lavoro come un qualcosa di abbastanza flessibile.
Infatti i dipendenti non saranno costretti a scegliere un terzo giorno di riposo durante il weekend. Attraverso questo progetto la banca Intesa Sanpaolo non prevede di chiudere il venerdì ma sarà a cura del lavoratore scegliere un giorno settimanale in cui staccare la spina e non recarsi al lavoro.
Insomma potrebbe essere una buona idea per un lavoratore prendere un giorno di permesso a settimana, continuando ad essere pagato, ogni qualvolta ne ha bisogno.
L’idea di Intesa Sanpaolo è stata analizzata anche da Mariano Corso, che lavora come responsabile scientifico presso l’osservatorio Smart Working del Politecnico Milano.
Corso infatti afferma che sicuramente lavorare in ufficio un giorno in meno la settimana è un’idea molto attraente anche se ciò non implica automaticamente il fatto che l’efficienza e la qualità della vita del lavoratore possa migliorare. “Proviamo a pensare a quanta fatica già si fa dal lunedì al giovedì, immaginare di aggiungere un’ora non è affatto un dettaglio. Il benessere del lavoratore e quindi la sua produttività aumentano sicuramente più con lo smart working che con la settimana corta, perché c’è maggior libertà”.
Insomma, non è detto che un progetto simile porti solo ed esclusivamente vantaggi, in quanto lavorare un’ora in più al giorno potrebbe essere abbastanza pesante.
Non resta quindi che attendere e scoprire quali saranno le reali reazioni dei lavoratori e verificare se l’idea di Intesa Sanpaolo sia così valida al punto da essere adottata anche da altre aziende.
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