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Uragano Eta, dopo il Guatemala si dirige verso la Florida: oltre 60 morti

E’ allerta in Florida, ora che l’uragano Eta minaccia di dirigersi verso lo Stato del Sole. Dopo aver seminato morte e distruzione nell’America Centrale e aver causato la morte di oltre 60 persone per frane, l’uragano Eta si spinge a nord.

La Florida del Sud si prepara dunque a venti con forza di tempesta tropicale, a partire da lunedì. Infatti, come riferito dal National Hurricane Center (NHC) degli Stati Uniti, si prevede che lunedì Eta si avvicinerà al sud della Florida con venti superiori a 63 km/h.

L’uragano Eta stasera tornerà nel Mar dei Caraibi e si avvicinerà alle Isole Cayman. Domenica raggiungerà Cuba, dove dovrebbe trasformarsi in tempesta tropicale, per poi dirigersi a nordovest e avvicinarsi alle vicinanze della Florida, dove è ancora incerto se raggiungerà la terraferma.

Oltre 60 i morti

Le frane causate dall’uragano Eta hanno ucciso più di 50 persone nei villaggi del nord-ovest del Guatemala, a cui si aggiungono 10 vittime negli altri Paesi del Centro America. Lo ha annunciato Alejandro Giammattei, presidente del Guatemala: “Questa mattina abbiamo avuto quattro morti, ora la cifra è di oltre cinquanta“, ha detto il capo dello Stato in una conferenza stampa a Puerto Barrios.

In diverse zone del Paese sono stati aperti rifugi d’emergenza per accogliere le persone colpite dalla furia dell’uragano. In Honduras, la valle di San Pedro Sula, seconda città del Paese, è inondata e le persone si sono rifugiate sui tetti delle loro case. Strade e ponti sono stati interrotti da inondazioni, smottamenti e fiumi di fango.

Prepararsi all’impatto del ciclone

Il governo della contea di Miami ha ricordato che la fine ufficiale della stagione degli uragani è prevista per il 30 novembre e ha consigliato alle famiglie di prendere precauzioni contro il possibile impatto del ciclone. Anche i porti sulla costa occidentale si preparano all’impatto: tutte le navi devono dunque essere preparate alle forte raffiche di vento e pioggia nelle prossime 72 ore.

Bisogna pulire i canali

Puliamo di nuovo tutte le aree basse solo per assicurarci che non ci siano blocchi sconosciuti o qualsiasi tipo di foglie o detriti che potrebbero entrare nel sistema durante la tempesta e rallentare il flusso dell’acqua“, ha detto un rappresentante della città di Miami Beach. Infatti, sembra che la priorità per ora è che canali e scarichi siano il più bassi possibile.

alanews

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