Nella giornata di ieri ad Ankara si è tenuto un incontro tra il presidente turco Erdogan la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il presidente del Consiglio europeo Charles Michel.
Il summit, finalizzato a fare il punto sui rapporti tra Europa e Turchia mai del tutto risolti, non si è aperto nel migliore dei modi: come mostra un video ormai diventato virale, i due presidenti europei giunti in una sontuosa sala presidenziale, si sono trovati davanti a loro esclusivamente due poltroncine, una è destinata al leader turco, l’altra a Michel. La presidente della Commissione europea è rimasta interdetta davanti all’assenza di una seduta per lei.
Dopo un momento di grande imbarazzo (il suo “ehm” con tanto di gesto per cercare di capire quale fosse il suo posto, sono rappresentativi) è stata fatta accomodare su un divano a circa 3 metri dai due uomini. Di fronte a de lei, sul divano speculare, il ministro degli Esteri della Turchia Mevlüt Çavuşoğlu, seduto lì in quanto in una posizione gerarchica inferiore rispetto al presidente.
Un semplice gesto che però ha fatto molto discutere, poiché il sospetto principale è che Ursula von der Leyen non fosse stata preparata una poltroncina anche per lei in quanto donna: pur ricoprendo un ruolo istituzionale di grandissima importanza, non è stata considerata al pari degli altri due uomini politici, perciò fatta sistemare più lontano.
In poche ora è nato un vero e proprio sofagate, che ha scatenato opinioni molto dure e critiche da parte di alcuni eurodeputati nei confronti di questo atteggiamento delle istituzioni turche.
Il portavoce della commissione europea Eric Mamer, interrogato in merito all’accaduto, ha dichiarato che Ursula von der Leyen è rimasta sicuramente stupita poiché si aspettava di essere trattata adeguatamente. Il servizio del protocollo della Commissione, ha spiegato, non è volato in Turchia a causa del Covid e non ha potuto supervisionare il meeting.
Nonostante l’incidente, Mamer ha sottolineato che la presidente ha preferito dare maggior importanza ai contenuti dell’incontro in quanto rappresentante di un’istituzione di peso, infatti si è parlato di diritti umani e dei rapporti politici tra UE e Turchia in vista di giugno, quando il Consiglio Europeo discuterà nuovamente delle relazioni con il paese di Erdogan.
Se il presidente turco abbia voluto mandare un messaggio con la mancata seduta per la von der Leyen non è dato saperlo, certo è che quest’ultima non si sia fatta intimidire e abbia fatto gli interessi dell’Unione Europea anche se in un clima non del tutto favorevole.
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