Ultimo faccia a faccia, senza esclusione di colpi, tra il presidente degli Stati Uniti in carica, Donald Trump, e il candidato democratico, Joe Biden, a dieci giorni dalle elezioni alla Casa Bianca, previste per il 3 novembre. Migrazioni, coronavirus, corruzione, rapporti con la Corea del Nord, sanità: è scontro aperto su tutti i fronti.
Due candidati con due visioni opposte dell’America, ma finalmente capaci di condurre un dibattito civile, anche grazie alle nuove regole imposte per il duello finale: il microfono dell’avversario spento nei due minuti iniziali di risposta ad ogni domanda. Le critiche del pubblico dopo il primo duello hanno, infatti, indotto Joe Biden e Donald Trump a cambiare registro.
Coronavirus
Ad aprire il dibattito è il tema caldo di questi giorni: il coronavirus. “La pandemia sta andando via ovunque negli Usa e il vaccino è in arrivo“, inizia Donald Trump. Ma la replica di Joe Biden è immediata: “Altro che scomparire, la pandemia negli Stati Uniti è peggio che in Europa, e il presidente Trump non ha nessun piano“.
Il vaccino
Il candidato democratico continua, puntando il dito contro la gestione della pandemia da parte dell’amministrazione Trump, definendo il presidente “responsabile di tante morti“. Ma alle accuse durissime del suo avversario, Trump si è limitato a rispondere che “è colpa della Cina” e che “il vaccino in arrivo è pronto e sarà annunciato nelle prossime settimane“. Trump difende le sue politiche di gestione dell’emergenza, sostenendo che “non possiamo chiudere il Paese o non avremo più un Paese“.
Corruzione
La tensione sale quando il presidente Trump accusa Biden di corruzione, un’accusa ancora da verificare, che adombra un suo presunto coinvolgimento da vice-presidente negli affari del figlio Hunter, il quale avrebbe ricevuto 3,5 milioni di dollari dalla moglie dell’ex sindaco di Mosca.
“Dall’inchiesta non è emerso nulla di sconveniente“, replica Biden, che ribalta l’accusa, tirando in ballo il conto di una società del tycoon in Cina, svelato dal New York Times: “Tu invece hai un conto in Cina dove hai pagato tasse 50 volte superiori a quelle pagate in Usa e non hai reso note le dichiarazioni dei redditi. E aggiunge Biden: “Cosa mai c’è lì?“.
Sanità
Scontro anche sulla sanità: tasto dolente negli Usa, soprattutto a fronte di un’emergenza sanitaria come quella in corso. Così Biden lancia la “Bidencare“, ovvero una “Obamacare più un’opzione pubblica“. “La sanità non è un privilegio, è un diritto“, ha asserito Biden, accusando Trump di voler abolire la riforma sanitaria di Barack Obama. Una riforma che ha garantito copertura assicurativa a milioni di americani.
Immigrazione
Dopo coronavirus e sanità, è il momento di affrontare la spinosa questione immigratoria. Biden sferza il suo attacco a Trump, definendo “criminale” la separazione dei bambini dai genitori al confine con il Messico praticata dall’amministrazione Trump. “Li hanno strappati alle loro madri e ora sono soli“, ha accusato Biden. “Non li abbiamo separati“, si è difeso il presidente, sostenendo che i bambini sono portati dalle gang di trafficanti e che le gabbie utilizzate per rinchiudere i clandestini furono costruite nel 2014 durante la presidenza Obama.
Corea del Nord
Dopo aver toccato i temi interni, il dibattito si è spostato sulla politica estera. “Se sarò eletto – annuncia Biden – Mosca, Pechino e Teheran pagheranno un prezzo per le loro ingerenze nelle elezioni“. Trump, invece, ha rivendicato il lavoro fatto con la Corea del Nord: “Con Kim Jong-Un abbiamo relazioni molto buone, abbiamo evitato una guerra“. Pare che il problema con la Corea del Nord fosse che “non gli piaceva Obama“, spiega il presidente Trump. Immediata la riposta di Biden: “Kim è un delinquente, ecco perché non piaceva al presidente Obama“.