Dagli USA arriva la notizia dell’apertura delle indagini sulla morte di Shireen Abu Akleh, giornalista palestinese uccisa lo scorso maggio in Cisgiordania. Israele, però, dichiara di non voler collaborare.
Shireen Abu Akleh era una giornalista palestinese, veterana dell’emittente Al Jazeera, morta a 51 anni mentre copriva un’operazione delle forze armate di Israele, a Jenin.
Ora, l’FBI degli Stati Uniti d’America ha aperto ufficialmente un’indagine sulla sua morte, ma Israele non ci sta e definisce il tutto un grave errore.
Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha informato il Ministero della Giustizia di Israele che l’FBI ha aperto un’indagine, per investigare sulla morte della giornalista palestinese Shireen Abu Akleh.
La donna è stata uccisa a maggio durante un’operazione a Jenin, in Cisgiordania, dove si trovava per coprire quello che stava accadendo e realizzare servizi per l’emittente Al Jazeera.
Shireen era una figura molto importante del servizio arabo, dell’emittente con sede in Qatar, che nel 1997 era entrata a far parte del gruppo Al Jazeera, realizzando diversi servizi molto importanti.
Nonostante lei e i suoi colleghi indossassero elmetti, giubbotti antiproiettile e targhette con scritto “Press” per non diventare bersagli, dai racconti dei testimoni pare che l’esercito israeliano abbia sparato senza sosta, anche quando la donna è collassata a terra.
Ora, gli USA hanno intenzione di indagare, ma quando la notizia è arrivata ai piani alti israeliani non è stata presa molto bene.
Infatti, il ministro della difesa di Israele, Benny Gantz ha dichiarato che le autorità israeliane non intendono collaborare con l’indagine, visto che sono state già effettuate in questi mesi investigazioni interne, di cui gli Stati Uniti sono stati informati.
La famiglia della giornalista, invece, è quasi sollevata da questa nuova indagine dell’FBI, tanto che ha dichiarato che spera in una risoluzione più efficace grazie ai mezzi investigativi che gli USA hanno in loro possesso.
I familiari richiedono giustizia, la famiglia vuole la verità e afferma che Shireen è stata uccisa dall’esercito israeliano.
Indagini così non sono all’ordine del giorno, ecco perché il lavoro di investigazione da parte dell’FBI sull’omicidio di Shireen Abu Akleh è molto rilevante.
Un’operazione delicatissima, che potrebbe compromettere i rapporti tra l’amministrazione Biden e il governo israeliano.
Questo soprattutto perché, come abbiamo detto, i vertici di Israele non intendono in alcun modo collaborare con le indagini statunitensi, che potrebbero indagare sui soldati coinvolti in quell’operazione in Cisgiordania.
A settembre, Israele aveva riconosciuto, per la prima volta dopo mesi, che forse il proiettile che ha ucciso Shireen fosse proprio di un soldato israeliano, che avrebbe sparato per sbaglio senza riconoscere che la donna era un membro della stampa.
Ma l’esercito israeliano ha bloccato subito questa teoria, negando che la responsabilità fosse di un loro soldato.
Adesso sta all’FBI indagare, nonostante gli ostacoli che di certo il governo israeliano porrà sulla sua strada.
Intanto, a gran voce in tutto il mondo si cerca giustizia per Shireen Abu Akleh, una donna che ha dedicato la sua vita al suo lavoro e che, purtroppo, è stata vittima dello stesso.
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